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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mobilità, Milano è la seconda città più maleducata d'Italia

A dirlo un'indagine condotta da Authoriality per Dentsu Creative. Al primo posto Roma

Auto parcheggiate sulle piste ciclabili, monopattini in contromano e biciclette che attraversano col rosso. Sono solo tre dei comportamenti diffusi che hanno fatto guadagnare a Milano il secondo posto nella classifica delle città dove la mobilità è più 'maleducata'. A stilare l'elenco, in cui primeggia Roma, è il sondaggio di Authoriality per Dentsu Creative.

Il sondaggio

Lo studio è stato condotto con modalità Woa (Web opinion analysis) su circa 1200 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate. Dall'indagine emergono appunto le città italiane dove la mobilità risulta più 'maleducata' secondo i cittadini: Roma si piazza al primo posto (61%), davanti a Milano (59%) e Napoli (55%), chiudono la top 5 Torino (52%) e Bari (47%). In base a un recente report dell'Automobile club d'Italia, "7 incidenti su 10 si verificano nei centri abitati e, in particolare, a Roma se ne segnalano 10mila, mentre a Milano 7mila". A livello nazionale un terzo dei sinistri mortali coinvolgono pedoni e ciclisti e, solo nel 2021, in Italia sono stati 235 gli incidenti mortali tra i guidatori di monopattini e biciclette (+33% rispetto all’anno precedente).

Ma quali sono gli atteggiamenti più detestati e ritenuti pericolosi da chi si muove in città? Per gli uomini è inaccettabile vedere auto o mezzi condivisi parcheggiati su marciapiedi e strisce pedonali (34%), in particolar modo per i padri in giro con il passeggino o educatori che si devono occupare di pazienti in carrozzina o con disabilità, oppure imbattersi in persone in monopattino che circolano a zig zag in mezzo alla carreggiata (29%), in ciclisti al di fuori delle corsie loro dedicate, magari affiancati (26%); a chiudere la top five al maschile ci pensano coloro che non lasciano il posto ad anziani o signore sui mezzi pubblici (23%) e chi abbandona shared-car e shared-scooter sporchi o in condizioni tali da non essere utilizzabili dal fruitore successivo (19%). Per le donne invece sul podio dei comportamenti maleducati, la mancata precedenza a chi deve scendere dai mezzi (43%), l'abbandono di veicoli condivisi al di fuori della città (35%), l'attraversamento in bicicletta o in monopattino  fuori dagli spazi consentiti (28%). Chiudono la classifica delle cittadine la velocità eccessiva con cui si circola nelle aree pedonali (17%) e la maleducazione dei conducenti, sia di veicoli pubblici sia privati, che raramente lasciano attraversare i pedoni sulle strisce pedonali (12%).

Mobilità gentile

"In maniera inconsapevole, quando si è in strada si pensa di entrare in una zona di proprietà e si disinnescano tutta una serie di criteri sociali - afferma la psicanalista Vera Slepoj -. La macchina, la bicicletta, il monopattino, la moto diventano la casa, una sorta di estraneazione dal mondo esterno: nella macchina si parla, si litiga, si mangia, si dorme. Esiste una visione limitata dei rischi, una sorta di ignoranza legata all’uso dei mezzi. L’aggressività alla guida è l’estensione di un’aggressività soggettiva dell’individuo; la tendenza a non controllare questi stadi è molto alta. Occorre fare una campagna massiccia sulla conoscenza di mezzi come monopattini e biciclette. Conoscenza, consapevolezza e senso di responsabilità verso gli altri sono fondamentali per una mobilità gentile".

La cosiddetta 'mobilità maleducata', che nel capoluogo lombardo si aggiunge alle violazioni del codice della strada e ai problemi di vie, piste ciclabili e strade, sarebbe provocata dallo stress, dalla noncuranza e dal poco rispetto per sé e per gli altri. Per contrastare questo fenomeno l'agenzia creativa Dentsu ha lanciato un contest tra oltre 150 studenti che hanno dovuto ideare una campagna di comunicazione sulla 'mobilità gentile', quella che consente a pedoni, ciclisti e automobilisti di spostarsi in sicurezza. La 'gentle mobility' è promossa anche da un panel di esperti che hanno stilato il galateo della mobilità gentile con dieci semplici regole da seguire per vivere più serenamente la città in sella o al volante:

  1. Mettersi alla guida in condizioni psicofisiche ottimali
  2. Avere conoscenza e senso di responsabilità
  3. Guidare il proprio mezzo con attenzione e prudenza
  4. Preferire mezzi sostenibili
  5. Parcheggiare solo negli spazi consentiti
  6. Evitare di transitare con il proprio mezzo dove non è consentito
  7. Segnalare spostamenti
  8. Dare la precedenza sui mezzi pubblici
  9. Lasciare il mezzo in condivisione in un’area che non ostacoli la viabilità
  10. Non sporcare e non fumare se si viaggia in compagnia.
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