rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità

Crac Parmalat, all'asta la collezione d'arte privata di Tanzi: Picasso battuto a 2,1 milioni

Nel catalogo anche dei Mirò, Monet, Modigliani, Balla, Magritte, Picasso e Van Gogh

Callisto Tanzi provò a nasconderlo assieme a un altro centinaio di opere in soffitte e cantine appena prima del tracollo finanziario di Parmalat. Ora la 'natura morta con limone, arancia e un bicchiere' di Pablo Picasso finirà nella collezione di chi se la è aggiudicata per 2.1 milioni di euro con l'offerta più alta dell'intera asta dei 'tesori' appartenuti all'ex cavaliere. In tutto i 54 capolavori all'incanto a Milano hanno fruttato oltre 12.3 milioni di euro, che sono nulla rispetto al buco da 14 miliardi di euro causato dal crac del secolo ma verranno redistribuiti dal Tribunale di Parma e daranno un po' di sollievo ai creditori più bisognosi.

"Cosa devo fare? Non ci posso credere, se lo sa mia mamma mi ammazza", diceva incredula una signora di mezza età dopo essersi assicurata un Previati a 35mila euro, una delle oltre cento opere trovate a più riprese e sequestrate dalla magistratura nel 2011 (per un valore complessivo stimato di circa 30 milioni di euro), nascoste otto anni prima dall'ex cavaliere (condannato dalla Cassazione a 15 anni e 5 mesi) poco prima che emergesse il tracollo finanziario, come rivelò un'inchiesta di Report. Alla fine la collezione ha fruttato quasi il doppio del valore stimato (6-8 milioni). Oltre duecento collezionisti hanno sventolato le palette nel salone del Centro Svizzero, e altri 700 hanno avanzato offerte al telefono o collegati sul web: in tutto circa un migliaio di clienti non solo dall'Italia hanno partecipato all'asta battuta da Pietro De Bernardi, l'ad di Pandolfini: privati, istituzioni e musei internazionali, come il van Gogh Museum di Amsterdam.

L'asta della collezione di Tanzi

Due erano le opere dell'artista olandese in catalogo, una natura morta (495mila) e il 'Pollard Willow', disegno con un soggetto di campagna considerato raro sul mercato, acquistato per poco più di 800mila euro. Assieme al Picasso, il pezzo più pregiato era un Monet, 'La Falaise du Petit Ailly a' Varegenville', aggiudicato per poco più di 1.5 milioni. A mezzo milione di euro, oltre sette volte il valore di base, è stata battuta un'opera di Giacomo Balla, 'Finestra di Dusseldorf'. Il capolavoro non potrà lasciare l'Italia perché è stato dichiarato di interesse culturale particolarmente importante dal ministero per i Beni culturali e ambientali, cosi' come 'Le Poulailler' di Francis Picabia (acquistato allo stesso prezzo) e 'Donna con cane' di Vittorio Matteo Corcos (140mila euro). Oltre venti volte la base d'asta è stato battuto un autoritratto di Antonio Ligabue. La Fondazione Ligabue ha sede a Parma, e chissà che un giorno l'opera non torni nella città Ducale.

Pandolfini, incaricato dell'asta, ha presentato le opere in grande stile.

Il catalogo Tesori ritrovati, impressionisti e capolavori moderni da una raccolta privata che abbiamo il grande piacere di presentare coglie, come detto, un’ulteriore sfida per la nostra organizzazione dato che, per la prima volta in Italia, viene proposta una pubblicazione che racchiude dipinti e sculture realizzati dalla fine del XIX secolo alla metà del ‘900, passando dalle opere dei maestri italiani dell’800 fra cui Zandomeneghi, Segantini e De Nittis a quelle degli impressionisti francesi come Pissarro e Monet, e da Van Gogh ai dipinti moderni internazionali di autori come Picasso, Picabia e Chagall.

Ogni lotto sarà corredato da approfondimenti scientifici e bibliografici e confronti con opere simili per anno di realizzazione e per soggetto, sul modello dei migliori cataloghi internazionali.

Molte sono le opere di rilievo internazionale che saranno proposte nel catalogo fra le quali segnaliamo l’eccezionale opera di Giacomo Balla 'Finestra di usseldorf', dipinta nel 1912 durante il soggiorno dell’artista nella città renana. Mentre è nella sua stanza, Balla guarda attraverso la finestra aperta e osserva il Reno le cui sponde sono collegate da un ponte di ferro, “ogni cosa è velata e l’Italia è così lontana” (lettera del 18 novembre 1912) e ancora: “La mia camera con gran finestra accoglie il sole nel suo albeggiare, il Reno s’illumina, ed i profili della città di Düsseldorf si delineano velati”.

Saranno in catalogo anche due opere di Vincent Van Gogh: 'Pollard willow' un gessetto nero su carta di grande qualità, eseguito tra il 1881 e l’82, e una 'Natura morta' opera su tela realizzata nel 1885 circa, periodo in cui Vincent Van Gogh dipinge I mangiatori di patate (Amsterdam, Museo Van Gogh), il dipinto più importante del periodo olandese, prima del trasferimento a Parigi.

Due anche le opere di Vasilij Vasil'evič Kandinskij, 'Dunn und fleckinkg souple e Sestre-Abend', la prima, siglata e datata ’31, è una china e anilina su carta, applicata su cartoncino, preparata con acquarello azzurro, mentre la seconda è un olio su tela applicata su cartoncino pressato del 1905 quando di ritorno da un viaggio in Tunisia soggiornò in Liguria con l’allieva e poi compagna di vita Gabrielle Münther.

Ancora: tra le opere di Pissarro, Monet, Manet, Magritte, Toulouse Lautrec, Cézanne segnaliamo 'Samois. Étude N.11', uno dei pannelli della seria dedicata alla Senna, alle sue anse, all’acqua quieta delle trasparenze in cui si riflettono gli intensi colori della natura, dipinti da Paul Signac sul finire degli anni ’90.
Poi i grandi maestri italiani del secolo XIX e XX, tra questi grande spazio sarà dato alle opere di Zandomeneghi del quale viene presentato 'Femme au bouquet', opera del 1914 anno in cui alla Biennale di Venezia gli viene dedicata una mostra di quaranta opere per celebrare anche nella sua terra natia il successo ottenuto in Francia.

Ricordiamo anche Segantini con 'Savognino d'inverno', paese dei Grigioni soggetto di molte sue opere, Giuseppe De Nittis con il piccolo e intenso ritratto del 1871 circa, 'Uomo cappello e pipa', Vittorio Matteo Corcos con 'Donna con cane' del 1885, un ritratto di rarefatta eleganza e splendido esempio dell’arte del maestro livornese nel ritrarre il mondo femminile e Umberto Boccioni con 'Donna che legge', un lavoro a inchiostro e gessetti colorati su carta eseguito nel 1909 che fa parte di una serie di diversi lavori realizzati in preparazione della grande opera Romanzo di una cucitrice.

Infine abbiamo i grandi artisti moderni internazionali che comprendono, tra gli altri, un’importante natura morta del 1944 di Pablo Picasso, soggetto per lui importante, la natura morta fu per tutta la prima metà del ‘900 il suo banco di prova per le ricerche cubiste.

In catalogo anche la bellissima opera su cartoncino di Chagall, 'Musico con gallo e personaggi', una poetica e simbolica visione della città di Parigi, e Femme, Oiseaux un pastello colorato su carta giapponese del 1975 di Miró.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crac Parmalat, all'asta la collezione d'arte privata di Tanzi: Picasso battuto a 2,1 milioni

MilanoToday è in caricamento