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Chi è l'uomo 'positivo' alla Candida auris morto a Milano

Si tratta di un 79enne arrivato dalla Grecia, affetto da altre patologie e infezioni

Settantanove anni, in arrivo dalla Grecia, già in condizioni di salute molto precarie. È l'identikit dell'uomo "positivo" alla Candida auris morto venerdì all'ospedale Sacco di Milano. Stando a quanto appreso, il 79enne era stato ricoverato otto mesi in terapia intensiva nel paese ellenico prima di essere trasferito nell'ospedale meneghino. 

Il tampone che gli è stato fatto a momento del suo ingresso nella struttura milanese, una decina di giorni fa, era risultato positivo a due batteri multiresistenti e proprio alla Candida auris. Fungo che si era dimostrato "sensibile" alle cure subito iniziate con un antifungino che si stava dimostrando efficace. Un dettaglio che fa sottolineare ad Antonio Castelli, responsabile della terapia intensiva del Sacco, che "non si può dire che ci sia un collegamento diretto fra la morte e la candida auris", che per la prima volta in questo caso è stata isolata nel reparto. 

L'anziano era finito in terapia intensiva per un problema cerebrale. Dopo otto mesi in Grecia, dove aveva avuto varie complicanze di tipo settico, la famiglia aveva deciso di riportarlo in Italia e al Sacco era arrivato con problemi gravi di decubito, completamente dipendente dal ventilatore, con la Candida auris ma anche e soprattutto due batteri multiresistenti. 

Cos'è la Candida auris

La Candida auris è un fungo che può colonizzare la cute, il cavo orofaringeo, il retto e altri siti corporei delle persone senza provocare sintomi e può contribuire alla sua diffusione in ambiente ospedaliero. L'infezione si può trasmettere sia per contatto diretto con una persona, ma anche per contatto indiretto con oggetti e apparecchiature in ambito ospedaliero, come ad esempio comuni termometri o ecografi, ma anche con superfici contaminate della stanza dei pazienti. È difficile da eliminare perché è resistente agli antisettici comuni. Ma questi funghi hanno dalla loro parte anche la capacità di resistere all'azione di uno o più farmaci antibiotici. 

Quello di Milano non è il primo caso in Italia. Nei mesi scorsi Marco Bassetti, intervistato da Simone Valesini di Today, aveva spiegato che in Italia erano stati registrati oltre un centinaio di casi. "In un lavoro recente con il mio team abbiamo descritto la situazione epidemiologica nel nostro ospedale: 157 pazienti colonizzati da Candida auris, di cui il 60% con il Covid, e 27 pazienti che hanno sviluppato una candidemia, cioè un'infezione profonda - aveva chiosato l'infettivologo -. Numeri abbastanza importanti che sono rappresentativi di quello che si riscontra anche nel resto del nostro territorio".

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