rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

È morto Ezio Frigerio

Lo scenografo, tra i più noti e famosi d'Italia, si è spento a 91 anni

Artista a tutto tondo, uomo di cultura. Quello stesso mondo della cultura che oggi lo piange. È morto mercoledì, a 91 anni, Ezio Frigerio, uno degli scenografi più noti scenografi d'Italia capace di lasciare un segno decisivo sugli spettacoli di tutti grandi registi con cui ha lavorato, da Strehler a Ronconi, da Liliana Cavani a Graham Vick.

Originario di Erba, si era trasferito a Milano dove si era diplomato, a Brera, nel 1948. Dopo gli studi al liceo nautico di Savona aveva trascorso alcuni anni in navigazione nei mari del Sud, prima di tornare in Italia e dedicarsi anima e corpo al teatro e all'arte diventando - come lo ricorda adesso il teatro alla Scale - "una figura cardine della cultura italiana del '900" grazie al suo lavoro di oltre mezzo secolo "nella prosa, nell’opera e nel cinema". 

Accolto nel 1955 da Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano, al suo fianco produce le sue maggiori scenografie per il teatro di prosa e con lui si avvia al teatro d’opera: per il Teatro alla Scala in quegli anni firma Simon Boccanegra, Falstaff, Lohengrin e Don Giovanni. Da questa collaborazione - si legge in una nota dell teatro meneghino - nascono anche Le nozze di Figaro per l’Opéra di Parigi, spettacolo poi acclamato nei principali teatri d’Europa. 

Alla Scala e all’Opéra di Parigi stabilisce negli anni Settanta e Ottanta rapporti di collaborazione anche con altri registi, come Piero Faggioni, Liliana Cavani, Lluis Pasqual, Andrej Končalovskij, Graham Vick, Luca Ronconi e Gilbert Deflo. Nel 1975 il debutto nel mondo del balletto con Roland Petit, seguito dalle scenografie di Coppélia e Lo schiaccianoci al Ballet de Marseille, poi Nana all’Opéra di Parigi, Cyrano de Bergerac. Nel 1977 l'incontro con Rudolf Nureyev, col quale stringe un’amicizia fraterna: così all’Opéra nascono di Parigi le scene per Il lago dei cigni, La bayadère e La Bella addormentata, nonché Romeo e Giulietta al London Festival Ballet, e alla Scala Il lago dei cigni e Romeo e Giulietta. 

Solo alla Scala Ezio Frigerio ha realizzato 32 produzioni, ben 7 delle quali hanno inaugurato la stagione. "Molti suoi spettacoli sono diventati classici del nostro Teatro - il commosso commiato della Scala - e sono stati ripresi frequentemente in teatro e in tournée. Nel corso degli anni le sue produzioni sono tornate in cartellone 120 volte per complessive 774 aperture di sipario".

L'amore per il cinema scoppia invece negli anni Sessanta, soprattutto per merito di Vittorio De Sica, col quale realizza Ieri, oggi, domani, I sequestrati d’Altona, Il boom. Collabora poi con registi come Bolognini, Cavani, Planchon, Castellani, Končalovskij e altri, ma sono in particolare Novecento di Bertolucci e Cyrano de Bergerac di Rappeneau a offrirgli le maggiori soddisfazioni, con anche una candidatura agli Oscar. Considerato uno degli scenografi più rappresentativi degli ultimi decenni - e insignito nel 2000 dell'Ambrogino d'oro dal comune di Milano - nella sua lunga carriera ha realizzato più di 300 spettacoli ed è presente nei cartelloni dei più importanti teatri d’Europa e del mondo: Parigi, Milano, New York, Londra, Berlino, Tokyo, Madrid, Barcellona, Toulouse, Buenos Aires.
 
"La notizia della scomparsa di Ezio Frigerio ha colpito profondamente direzione, artisti, lavoratori del Teatro alla Scala, sia i molti che con lui hanno lavorato per decenni sia coloro che - l'hanno salutato dal teatro - crescendo con i suoi spettacoli hanno imparato a considerarlo parte essenziale di un patrimonio comune fatto di arte, tradizione, sapienza ed entusiasmo". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

È morto Ezio Frigerio

MilanoToday è in caricamento