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Caccia, due consigliere chiedono che quella a siluri, cinghiali e nutrie sia più semplice

La mozione in Regione Lombardia

Ancora una volta la Regione Lombardia si è occupata di caccia e, ancora una volta, per allargare le "maglie". Questa volta con una mozione presentata da Barbara Mazzali di Fratelli d'ITalia per sollecitare la giunta ad attivare ulteriori misure di contrasto alla fauna cosiddetta "invasiva e nociva".

Sono molti i punti di cui la mozione si occupa. Un posto di rilievo la occupa la "guerra" al cinghiale, già dichiarata dalla giunta lombarda anche in seguito all'incidente mortale sull'autostrada A1 in seguito all'attraversamento di alcuni esemplari di questa specie. Mazzali propone che venga al più presto consentita tutto l'anno sviluppando anche "strategie d'emergenza" per "ridurre i conflitti uomo-ungolati". 

E poi la dichiarazione che l'attività venatoria è una "fondamentale attività di garanzia" per l'equilibrio e il controlo delle specie. A tal proposito, ecco altri animali su cui i cacciatori puntano spesso "il mirino" (non letteralmente): la nutria e il cormorano. La mozione Mazzali propone un indennizzo con un "premio incentivante" e la possibilità di abbattere gli animali anche nelle cosiddette "zone di protezione speciale" della Rete Natura 2000. 

Con un emendamento di Federica Epis (Lega), infine, si aggiungono anche specie ittiche nocive (come il siluro e il carassio) da tenere sotto osservazione per le azioni di contrasto. Secondo Epis, si tratta di specie "che infestano i fiumi bresciani". Ancora Epis afferma che occorre "scardinare le ideologie 'iperanimaliste' che imperversano e vogliono impedire il contenimento dei nocivi lasciando che la fauna ittica autoctona scompaia quasi del tutto". 

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