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Blu continuerà a chiamarsi così: la procura ha rinunciato al ricorso

E' il secondo caso in pochi giorni a Milano. La legge prevede che il nome sia "corrispondente al sesso"

Anche il secondo caso in pochi giorni di una bambina di nome Blu è risolto: la piccola potrà chiamarsi così e basta, senza cambiare nome né anteporne un altro maggiormente riconoscibile rispetto al sesso. 

Come già successo per un'altra bimba il 22 maggio, infatti, la procura di Milano ha rinunciato a procedere e così la giudice civile Paola Barbara Folci ha confermato il nome Blu. Inizialmente, invece, la stessa procura aveva chiesto ai genitori (di entrambe) di anteporre un nome femminile, altrimenti il Tribunale avrebbe potuto decidere al loro posto. 

Il problema stava nel decreto presidenziale 396 del 2000 che - all'articolo 35 - statuisce che «il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso». E se è vero che Blu viene dato soprattutto alle bambine, pur restando rarissimo, qualche maschietto viene chiamato nello stesso modo. Il più famoso di tutti è sicuramente Blu Fontana, figlio di Attilio Fontana e Clizia Fornasier, nato nel 2016. All'estero, invece, Blue inizia ad essere relativamente diffuso. Si chiama Blue Ivy la figlia di Beyoncé e Jay-Z, nata nel 2012. Famosi anche il regista Blue Leach, "firma" di vari dvd musicali di artisti come R.E.M. e Linkin Park, e la scrittrice Blue Balliett, entrambi statunitensi.

La particolarità del caso in discussione in tribunale il 24 maggio stava nel fatto che la bimba ha ormai un anno e mezzo. L'anagrafe milanese, a cui compete la segnalazione di situazioni come questa, ci ha insomma messo davvero tanto tempo per inoltrare la pratica alla procura. Noncosì per il caso discusso il 22, che riguardava una bimba di cinque mesi di vita. 

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