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Strade di sangue, 108 morti negli incidenti a Milano: distrazione e alta velocità i "killer"

I numeri dell'automobile club Milano: in un anno 108 morti e 18.557 feriti negli incidenti

Quasi trentanove schianti al giorno. Un morto quasi ogni tre giorni. Oltre cinquanta persone ferite ogni ventiquattro ore. 

Sono questi i numeri, tragici, degli incidenti stradali a Milano. A renderli noti - in vista della "Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada" che si tiene domenica 18 novembre - sono state Aci e automobile club Milano, che hanno organizzato diverse iniziative per sensibilizzare gli automobilisti.

"Ancora oggi - spiegano dall'associazione - è troppo alto il tributo umano ed i costi sociali - quantificati in 19,3 miliardi di euro, pari all’1,1% del Pil -, che comporta il grave fenomeno degli incidenti stradali. Siamo di fronte a numeri davvero drammatici, pertanto bisogna intensificare tutte quelle azioni volte a diminuirlo sempre più con l’obiettivo di arrivare ad azzerarlo".

Milano, i numeri degli incidenti

E i dati della città di Milano sono veramente "drammatici". Nel 2017 si sono registrati in tutta la provincia 13.905 incidenti con 108 morti e 18.557 feriti. Nella sola città capoluogo, invece, si sono contati 53 morti e 11.123 feriti in 8.559 schianti. Stando sempre ai dati Istat elaborati dall'Acm, la fascia più a rischio - quella con più vittime - è tra i 30 e i 54 anni, con 58 morti, seguita dagli oltre 65enni, con 35 vittime. Il maggior numero di incidenti si è verificato sulle strade urbane: 11.541, con 74 morti. 

Il mese più tragico è maggio - 1.357 sinistri e 10 morti -, mentre la giornata con il maggior numero di incidenti è stata un venerdì: 2.307, con la punta massima dalle 14 alle 17.

Le cause degli incidenti

È stato lo stesso automobile club Milano a scoprire anche le cause degli incidenti. Il 28,92% degli schianti avviene per il mancato rispetto dei segnali, il 24,82% per la guida distratta e il 16,59 per la velocità elevata. Il mancato rispetto della distanza di sicurezza causa invece il 14% dei sinistri. 

“Mentre si diffondono le tecnologie di assistenza alla guida e in attesa di avere a disposizione veicoli sempre più a guida autonoma, l’anello debole risulta essere sempre l’uomo, ancora responsabile al 90 per cento degli incidenti stradali", ha commentato Geronimo La Russa, presidente di Ac Milano.

"Comportamenti altamente pericolosi, come sostare in spazi vietati riducendo pericolosamente la visibilità oppure come l’utilizzo scriteriato del cellulare da parte di tutti gli utenti della strada, sono sotto esame da parte dei nostri esperti: sono azioni - ha concluso - che vanno attentamente indagate, stigmatizzate e prevenute.”

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