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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Covid fa "crollare" gli ingressi nelle Rsa di Milano: le famiglie hanno paura dei contagi

Diminuiscono anche le richieste di assistenza a domicilio da parte degli anziani per la paura del contagio. Il tutto si traduce in minori spese per la direzione politiche sociali del Comune di Milano

La pandemia Covid ha portato le famiglie a scegliere sempre meno i ricoveri nelle Rsa per i loro congiunti anziani. E' per questo motivo che il Comune di Milano ha previsto, per il 2021, contributi ridotti del 20% a favore delle Rsa convenzionate. Lo ha reso noto Gabriele Rabaiotti, assessore alle politiche sociali di Palazzo Marino, durante una commissione sul bilancio preventivo 2021. 

Al contrario di quanto si sarebbe potuto pensare leggendo la cifra ridotta rispetto al 2020, le minori spese non sono dovute alle persone decedute e alla conseguente riduzione dell'occupazione di posti letto, ma al fatto che le famiglie, secondo le parole di Rabaiotti, "non stanno intercettando più le Rsa come luogo di presa in carico del parente, ma tendono a resistere fino all'ultimo all'idea che la persona anziana loro cara venga portata in una Rsa. Questo è legato al timore che ci ha lasciato la pandemia".

"Non solo nelle nostre cinque Rsa, ma anche in quelle private, l'indice di occupazione dal 95 per cento è passato al 70-72 per cento", ha proseguito l'assessore: "Significa che le residenze hanno posti vuoti e noi abbiamo dovuto tenerne conto per il bilancio, ponendo per quest'anno una cifra inferiore al preventivo 2020. La riduzione delle richiesta dovuta a timori e paure, non possiamo vincerla noi con più risorse, ma è necessario ricostruire un rapporto di fiducia con le famiglie".

Gli anziani hanno timore di contagi con i servizi a domicilio

Altre risorse della direzione politiche sociali sono inferiori, sempre per ragioni legate alla pandemia Covid. Sono stati messi a preventivo circa 158 milioni per il 2021 contro i 169 preventivati nel 2020 e i 165 spesi a consuntivo nel 2019, prima dell'arrivo del Coronavirus. Tra spese comunali e finanziamenti esterni, il totale preventivato nel 2021 per le politiche sociali è di 246 milioni e 500 mila euro. Risultano ridotti anche i fondi messi a disposizione degli interventi domiciliari per gli anziani, che passano dai quasi 17 milioni del 2020 ai 14 milioni e 600 mila di quest'anno. Anche in questo caso c'entrerebbe il Covid e, in particolare, la paura per gli anziani di ricevere interventi a domicilio da parte di persone estranee al nucleo familiare.

Tagli anche per i 29 centri anziani di Milano, attualmente chiusi per la pandemia. Per questi centri, nel 2019, Palazzo Marino ha speso un milione e 114 mila euro; nel 2020 sono stati spesi 660 mila euro. Per il 2021, vengono stanziati 717 mila euro ma, ad aprile iniziato, questi centri nell'anno in corso non hanno aperto nemmeno per un giorno. 

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