rotate-mobile
Attualità

Strade più strette, marciapiedi più grandi e piste ciclabili: il coronavirus ridisegna Milano

Secondo Palazzo Marino il piano servirà a salvare Milano dal traffico visto che i mezzi pubblici avranno una capienza ridotta

Limitare l'accesso delle auto in città e aprirla a pedoni e biciclette. È questo il piano di Palazzo Marino. Piano che si sta trasformando in realtà. Il motivo? Secondo il comune la micromobilità sarà l'unico modo per salvare Milano dal traffico visto che i mezzi pubblici dovranno per forza di cose circolare a capienza ridotta. E i quartieri di Milano stanno per essere ridisegnati. Letteralmente.

Milano, ecco come la ridisegnerà il coronavirus

Il piano (che si chiama "Strade aperte") è stato tracciato e nelle prossime settimane diventerà realtà. Verranno realizzati nuovi percorsi ciclabili "anche in sola segnaletica", ma non solo: verranno incrementate le strade a velocità moderata e le zone 30 e le strade residenziali a prevalente mobilità pedonale e ciclabile. Saranno ampliati anche i percorsi pedonali attraverso l'allargamento di marciapiedi; sono previste pedonalizzazioni temporanee nei quartieri ampliando l’offerta per il gioco e l’attività fisica dei bambini; verranno realizzati nuovi interventi di urbanistica tattica nell'ambito del progetto Piazze Aperte. E poi verrà facilitata la possibilità di posare tavolini per bar e ristoranti sulle aree di sosta ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno per il distanziamento.

"Strade Aperte accelera il processo di rigenerazione della città che stavamo già attuando prima del Coronavirus, a partire dall'attuazione di progetti pensati per il miglioramento della qualità dello spazio pubblico e della vita nei quartieri - dichiara l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Creare nuove piazze e servizi nel quartiere, incentivare modalità di spostamento sostenibili, garantire ai bambini spazi per il gioco sono obiettivi già previsti nel Piano di Governo del Territorio. La necessità di cambiare i ritmi della città nella ricerca di un 'nuovo ordinario' è la leva per velocizzare il raggiungimento di questi obiettivi, individuando soluzioni temporanee, più economiche ed efficienti".

Quartieri in 15 minuti, i progetti pilota Lazzaretto e Isola

Lazzaretto e Isola saranno i progetti pilota di una città che ripensa i suoi ritmi a partire da quartieri che offrono servizi e qualità della vita entro lo spazio dei 15 minuti a piedi dalla propria abitazione. Attraverso interventi di temporanea pedonalizzazione di alcune strade, allargamento dei marciapiedi, istituzione di zone 30, connessioni con le piste ciclabili esistenti, posa di dehor, si libererà spazio pubblico prezioso da dedicare alla vita all’aperto di grandi e bambini. In particolare, al Lazzaretto saranno temporaneamente pedonalizzate via Lecco, largo Bellintani e via Benedetto Marcello, creando connessioni ciclopedonali con la futura ciclabile di corso Buenos Aires, il percorso lungo i Bastioni e la pista in segnaletica di viale Tunisia. All'Isola il cuore dell'intervento sarà via Toce, che verrà pedonalizzata e trasformata in una playstreet per il gioco dei bambini in connessione con le aree verdi di fronte alla scuola e quelle del giardino Bruno Munari.

Ciclabilità: San Babila-Sesto Marelli e Bisceglie-Bande Nere-Sardegna-Buonarroti

La ciclabilità va incentivata quale mezzo alternativo all'automobile e al trasporto pubblico. E’ partita ieri da corso Venezia la tracciatura dei 35 km di nuove piste ciclabili che arriveranno progressivamente in città in estate ed entro la fine dell’anno. Tra i primi interventi, oltre all’itinerario San Babila - Sesto Marelli che verrà realizzato in sola segnaletica, quello più strutturato da Bisceglie a Buonarroti lungo l’asse Legioni Romane-Berna -Zurigo che poi prolunga in Caterina da Forlì, Sardegna e Buonarroti. In partenza nelle prossime settimane anche interventi sui controviali, con la moderazione della velocità a 30 km/h, lungo le direttrici viale Certosa, viale Zara – viale Testi, viale Romagna – viale Campagna – viale Molise, viale Famagosta - via Faenza. Altri interventi per la ciclabilità riguardano la riqualificazione urbana ad esempio lungo la direttrice Bussa – Farini - Cimitero Monumentale.

Piazze aperte: da piazza Sicilia a Piazza Minniti

Nuove aree pedonali fruibili in sicurezza, nuovi spazi pubblici di qualità per il quartiere. Il progetto di urbanistica tattica “Piazze Aperte" che nell’ultimo anno e mezzo ha rigenerato 15 piazze della città attraverso interventi veloci ed economici, sbarcherà in una decina di nuove località selezionate tra le 65 proposte presentate dai cittadini e associazioni. Tra gli interventi previsti, quello in piazza Sicilia, dove verrà così garantita maggior sicurezza anche all’uscita dei bambini da scuola, e in piazza Minniti, che si andrà a connettere con il quadrilatero di via Toce all'Isola.

Zone 30

Per migliorare la qualità dello spazio urbano e la sicurezza stradale verranno istituite nuove zone in cui il limite massimo di velocità è di 30 km/h. Tra i primi interventi, quelli lungo l'asse via Padova-Nolo e QT8.

Interventi per la pedonalità: via Marghera

Parte da via Marghera la strategia che vedrà l’allargamento di alcuni marciapiedi che verosimilmente vedranno un maggior flusso di pedoni. L’obiettivo è garantire il distanziamento sociale e la fruizione in sicurezza delle strade, riducendo le carreggiate senza modifiche alla viabilità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Strade più strette, marciapiedi più grandi e piste ciclabili: il coronavirus ridisegna Milano

MilanoToday è in caricamento