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Venerdì, 19 Aprile 2024
Le sculture / Fiera / Piazza Tre Torri

I gatti del Castello sforzesco e le altre due sculture al parco di City Life

L'inaugurazione l'1 aprile

Tre nuove sculture sono state inaugurate venerdì nel parco di City Life nell'ambito di ArtLine Milano, il progetto di arte pubblica del comune. Si tratta di Atrio dello sguardo sul futuro di Mario Airò, Padiglione Rosso di Alfredo Jaar e Guardiane di Kiki Smith. L'inaugurazione si è svolta all'interno di Milano ArtWeek 2022, in programma dal 28 marzo al 3 aprile. Le tre opere si aggiungono alle prime nove sculture già installate nel parco. E ne sono in progettazione altre sette.

"Una mostra d’arte contemporanea a cielo aperto e ad accesso libero e gratuito: questa è ArtLine, che sta prendendo sempre più forma nel tempo, seguendo la crescita urbanistica del nuovo quartiere di City Life", ha affermato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi: "Le nuove, bellissime opere inaugurate oggi sono state pensate dagli artisti proprio per questo luogo, per dialogare con le sue architetture, i suoi spazi verdi, le persone che lo frequentano, per contribuire a creare quel genius loci che fa di un quartiere uno spazio vivo e vitale. Il gemellaggio tra progetti di rigenerazione urbana e progetti artistici e culturali è fondamentale per lo sviluppo armonico della nostra città e per il benessere della comunità".

Le sculture

Atrio dello sguardo sul futuro di Mario Airò (Pavia, 1961) è una scultura ipogea, sormontata da una cupola esterna realizzata in bronzo e ispirata dal cosiddetto fegato di Piacenza o fegato etrusco (risalente al II-I secolo a.C.). L'artista, rovesciando il modo tradizionale di intendere questo oggetto divinatorio, lo propone allo spettatore come un soffitto che va a coincidere con la volta celeste. 

"Atrio dello sguardo sul futuro è un’installazione ambientale ispirata alla vocazione ambientale/spazialista dell’arte d’avanguardia milanese", spiega Airò: "Prende spunto dal fegato di Piacenza, un piccolo bronzo tardo-etrusco, che fungeva da mappa per la lettura delle interiora dell’animale sacrificale. Alle varie parti del fegato e alle sue protuberanze era sovrapposta una mappa celeste, in modo da attribuire le manifestazioni presenti in esso all’influsso di questa o quest’altra divinità. L’aruspice poteva così leggere i segni e i presagi per il futuro. L’idea era di accostare questa radice ancestrale, un po’ ctonia, a un luogo caratterizzato soprattutto dallo slancio verticale delle Tre Torri".

Padiglione rosso di Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956) accoglie il visitatore all'interno di uno spazio perfettamente cubico che offre una visione alternativa del contesto di City Life. Attraverso una grande vetrata rossa, l'artista ci invita a riflettere attraverso l'immagine trasformata della realtà circostante. "Padiglione Rosso è una cornice che riporta City Life da una scala gigantesca a una più umana, una semplice cornice che regala all’osservatore una visione complessiva e la possibilità di avere tutto sotto controllo", racconta Jaar.

I gatti del Castello

Guardiane di Kiki Smith (Norimberga, 1954) presenta due sculture in bronzo raffiguranti due gatte, collocate a breve distanza l’una dall’altra. "Queste gatte sono due benevoli protettori a guardia del quartiere - sottolinea Kiki Smith -. I gatti sono mistici compagni che ci donano gioia e conforto. Questi animali sacri, come molte altre creature viventi, sono oggi percepiti come un peso nelle città moderne. Abbandonati per motivi sociali ed economici, sono lasciati senza cure ed esposti a malattie. Spesso i loro organi riproduttivi sono distrutti per nostra comodità. Così come la perdita di varietà del mondo vegetale, anche la diversità genetica degli animali si va assottigliando. La mia opera si ispira ai gatti che vivono nel fossato del Castello Sforzesco". 

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