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"Con il nuovo stadio cemento su 53mila metri quadri di verde e 100 alberi abbattuti"

La denuncia dei Verdi, contrari al progetto di Milan e Inter

Se il progetto del nuovo stadio dovesse essere realizzato, un prato di 53mila metri quadri verrebbe coperto da un'enorme colata di cemento e 100 alberi adulti sarebbero abbattuti. A denunciarlo i verdi di Milano, contrari al piano di Milan e Inter.

Il 'no' dei verdi al nuovo stadio

"Il centrodestra (Sgarbi e Cattaneo) si accorge che abbattere San Siro causerebbe un problema ambientale. Non disperiamo che ci possa arrivare anche il centrosinistra milanese", scrive in una nota il consigliere comunale di Milano Carlo Monguzzi (Europa Verde), facendo riferimento alla contrarietà espressa più volte dal sottosegretario alla cultura.

Gli alberi di Forestami sono già morti

"La superbufala della neutralità carbonica che la giunta chiede è ridicola, siamo in emergenza climatica e dobbiamo dimezzare le emissioni di Co2 entro il 2030. Il Politecnico ci dice che abbattere il Meazza causerebbe l'emissione di 210mila tonnellate di Co2 - prosegue il consigliere -. Cioè il contrario del percorso per arrivare alla neutralità. La giunta confonde il segno '+' col segno '-'; ora c'è un bel prato verde di 53mila mq che verrà cementificato, e più di 100 alberi adulti che saranno abbattuti. Chiedere il 50% di verde fa un po' malinconia, visto che è obbligatorio per i progetti che deve approvare il Comune,  e che per gli scali ferroviari la soglia minima è il 65%".

Contraria al nuovo stadio anche l'assessora comunale al Verde, Elena Grandi (Europa Verde), che nella riunione di giunta si era astenuta sulla delibera, spiegando di avere voluto manifestare la propria "posizione in coerenza con quanto noi verdi abbiamo sempre sostenuto" e aggiungendo che, nel caso in cui si proceda con la delibera d'interesse pubblico, voterà contro. La giunta Sala, invece, si era espressa favorevolmente sul progetto di Inter e Milan chiedendo correttivi sull'incremento della superficie verde (portandola ad almeno il 50%) e sulle risorse economiche da stanziare per progetti nel quartiere (con un minimo fissato a 40 milioni di euro).

"Salvare il Meazza"

Nei mesi scorsi Sgarbi e il sindaco Beppe Sala si erano più volti beccati su San Siro, con il sottosegretario schierato per la salvaguardia del Meazza e il primo cittadino favorevole ad abbatterlo. "Credo che la soprintendente Carpani appena nominata dovrà, magari dopo le elezioni, senza creare effetti di influenza politica, prendere la decisione che non può non prendere, in merito a un'indicazione dei comitati tecnici sul vincolo della memoria", ha detto oggi Sgarbi a proposito dello stadio, a margine della presentazione della lista 'Noi moderati' al Palazzo delle Stelline di Milano.

La questione, ha continuato il sottosegretario "passerà al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin perché la distruzione di un'opera così importante comporta un rischio ambientale gravissimo. Il 'no' potrebbe venire non per ragioni monumentali o storiche ma per ragioni ambientali - aggiunge - mi auguro che il ministro ci porti fuori da un conflitto in cui interviene Salvini e La Russa". Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti si era espresso così a proposito del nuovo stadio di Milano: "Dire di no a un miliardo di euro per riqualificare un quartiere è una follia indegna di un paese sviluppato", aggiungendo "Sgarbi non ha nessun titolo per dire sì o no, non ha mezza delega".

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