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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'Odissea tradotta in milanese: ecco il progetto realizzato da due pensionati

I due over 75 ora pensano di fare lo stesso con l'Iliade

"El so l'è andaa-giò e tutt'i straa pencioraven". Così suona il celebre verso del secondo canto dell'Odissea - "II sole calò e tutte le strade s'ombravano" - nella traduzione in dialetto milanese che hanno fatto due pensionati over 75. 

Walter Moneta e Claudio Brambilla, i protagonisti di questo immenso progetto, si sono dedicati a tradurre dal greco antico i 24 libri e i 12mila versi del classico omerico per restituirlo al pubblico in versione meneghina, dandolo alle stampe nel 2018, come raccontato da Maria Teresa Santaguida, giornalista dell'Agi.

"Dèss via, quèst chì dimm e dimmel senza vernis", suona il verso "Ma dimmi una cosa, e dilla con tutta franchezza"; "Poeu, descasciada la voeuja de bev e de menà el babi", è la forma che assume la frase "quand'ebbero scacciata la voglia di bere e di cibo"; mentre la parola 'aurora', che in greco è "dalle dita rosa" in milanese diventa "did incarnadin".

Moneta e Brambilla, stimato poeta dilettale il primo e ex manager farmaceutico con una passione per Omero il secondo, hanno incontrato non poche difficoltà nel portare a termine il loro ambizioso progetto, ma ora che ce l'hanno fatta pensano al loro prossimo lavoro: tradurre in milanese l'Iliade.

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