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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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I funerali del 14enne Luca Marengoni a Milano

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha proclamato per l’intera giornata il lutto cittadino in segno di cordoglio e di partecipazione della comunità

La città di Milano, i compagni di scuola, gli amici e la famiglia salutano Luca Marengoni. Giovedì 17 novembre, alle 11, nella chiesa dei Santi Nereo e Achilleo di viale Argonne 56, a poche centinaia di metri da casa sua, si sono celebrati i funerali del 14enne morto sotto un tram mentre andava a scuola. Le parole del fratello di Luca, Enrico, sono risuonate nel silenzio della chiesa affollata: "Ti ammiravamo", ha detto accompagnato dalla mamma Annamaria e dal papà Marco. "Brillerai per sempre nella nostra vita", la promessa d'amore eterno della famiglia del ragazzo. Un lutto di tutti. Anche per il sindaco di Milano Giuseppe Sala, presente tra la folla (le sue parole), che ha proclamato per l’intera giornata il lutto cittadino in segno di cordoglio e di partecipazione della comunità. Per questo presso le sedi comunali la bandiera civica è stata esposta a mezz’asta.

I funerali di Luca Marengoni (Foto G. Mannu)

All'inizio della cerimonia è stato letto un messaggio dell'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini: parole di dolore, rabbia e speranza. "La morte irrompe in una giovane vita, l'incomprensibile morte, la tragica morte che strazia un corpo vivo, fatto per vivere, la morte spietata che strazia la famiglia di Luca, che sconvolge i suoi amici, la morte vigliacca che aggredisce là dove non pensi, la morte aggressiva che ferisce i pensieri, che opprime anime con sensi di colpa. La morte! Dio - il pensiero di Delpini - non sopporta la morte: il suo Figlio Gesù ha sfidato la morte, la morte più dolorosa, la morte più ingiusta per non abbandonare nessuno, neppure i morti".

"Noi tutti - ha scritto ancora l'arcivescovo - ci stringiamo in preghiera intorno ai genitori e agli amici perché non ci basta essere scossi da un intenso dolore e da una emozione troppo forte e da uno smarrimento troppo indicibile. Insieme con la sofferenza chiediamo un lume di speranza, insieme con il dramma della separazione invochiamo la promessa di un amore che non finisce, insieme con il drammatico finire chiediamo la grazia di un nuovo inizio per Luca e per tutti".

Ricordare Luca con un albero

I genitori del 14enne, che per la sua passione per la natura voleva iscriversi a Legambiente, hanno chiesto di piantare alberi in memoria del giovane studente. Lo ha raccontato la stessa associazione, spiegando di essere stata contattata dalla mamma e dal papà di Luca, che invitano coloro i quali volessero fare un atto simbolico per ricordare il ragazzo a donare a Legambiente Lombardia, che userà i fondi per la messa a dimora di alberi. Gli estremi per la donazione sono: Legambiente Lombardia Onlus, Iban IT10 F050 1801 6000 0001 1024 700 presso Banca Etica, specificando l'oggetto "donazione per Luca Marengoni". L'associazione ambientalista - si legge in una nota - "si unisce al dolore per la perdita di Luca e ringrazia i familiari e tutti quanti vorranno contribuire attraverso la nascita di nuovi alberi al ricordo di un ragazzo che tanto amava la natura e la sua tutela". 

L'incidente, il dramma e le reazioni

Luca Marengoni è stato travolto e ucciso da un tram Atm in via Tito Livio, zona Calvairate. Stava andando a scuola in bicicletta quando è finito sotto un tram, a meno di 100 metri dal liceo Einstein, dove frequentava la 1D. L'incidente è avvenuto attorno alle 8.15 di martedì della settimana scorsa all'angolo con via Marcellino Ammiano. Il 14enne percorreva i circa 3 chilometri e mezzo che separano la sua casa in Città Studi dalla sua scuola quasi ogni mattina in bici. Quello che succede martedì lo cristallizza un testimone, un conoscente di Luca, a MilanoToday. Lo studente pedala in compagnia di un amico. I due arrivano da piazza Emilio Salgari e percorrono via Livio. All'altezza di via Ammiano, Luca svolta a sinistra per attraversare via Livio sulla lingua d'asfalto senza strisce che 'taglia' le rotaie. Il suo amico invece sceglie di andare dritto, diretto al successivo passaggio pedonale (distante una 20ina di metri e davanti a via Einstein). È una frazione di secondo. Luca, che non ha le cuffie sulle orecchie, non si accorge del mezzo Atm. Il tranviere probabilmente vede il giovane ciclista, suona, frena ma non fa in tempo. E lo travolge. 

Atm ha subito espresso il suo cordoglio per la tragedia che si è consumata. Il sindaco, Giuseppe Sala, ha annullato tutti gli impegni pubblici della giornata e annunciato la giornata di lutto cittadino: "Oggi per Milano è un giorno molto triste. Sto seguendo con dolore la tragedia di via Tito Livio e il mio pensiero - ha scritto il primo cittadino - è rivolto alla famiglia del ragazzo. Fin da ora annuncio che proclameremo una giornata di lutto cittadino". Nei giorni successivi in città sono stati organizzati diversi flash mob per ricordare il ragazzo e per sensibilizzare gli automobilisti e le autorità sulla sicurezza dei ciclisti.

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