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L'opera d'arte di Cattelan creata con le macerie dell'attentato di via Palestro

Si chiama "Lullaby" ed è esposta al Monumentale. Poi sarà donata al Museo del 900

Letteralmente, “Ninna Nanna”. Dal 30 marzo al 6 novembre 2022, “Lullaby”, opera di Maurizio Cattelan realizzata nel 1994, sarà allestita nella sala del tempio crematorio del cimitero Monumentale di Milano. Al termine dell’esposizione l’opera, di proprietà dell'artista padovano, sarà poi donata alla città, entrando a far parte della collezione permanente del Museo del Novecento. 

L'installazione è dedicata alla strage di via Palestro, avvenuta il 27 luglio 1993 alle 23.34, quando un'autobomba di Cosa nostra aveva ucciso cinque persone - i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Drissalle - e raso al suolo il muro esterno del Padiglione d’Arte Contemporanea, progettato da Ignazio Gardella e aperto nel 1954. Nei giorni successivi all’attentato Maurizio Cattelan aveva recuperato in discarica le macerie dell’edificio e realizzato nei mesi successivi l’opera “Lullaby”, che era stata esposta nel 1994 contemporaneamente alla prima personale all’estero dell’artista presso la Laure Genillard Gallery di Londra e in una collettiva al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.  

Nella versione di Londra una parte dei detriti era raccolta in un borsone da viaggio blu, simile a quello utilizzato per raccogliere il materiale delle demolizioni, ma che allo stesso tempo ricorda le borse utilizzate negli ospedali per trasportare la biancheria contaminata; nella versione parigina, oggi presentata a Milano per la prima volta, i resti del Pac erano invece raccolti in 40 sacchi di plastica bianca stoccati su due pallet. Particolarmente significativa per la storia di Milano e per i Musei Civici, l’opera, grazie alla collaborazione fra assessorato alla Cultura e assessorato ai Servizi civici, è stata per la prima volta presentata a Milano.

“Ringrazio Maurizio Cattelan per Lullaby, per averla regalata a Milano, ma anche e soprattutto per averla realizzata e per ciò che questa opera rappresenta - ha commentato il sindaco Giuseppe Sala -. Lullaby racconta una pagina dolorosa per la nostra città: il vigliacco attentato mafioso di via Palestro. Milano non dimentica e nel luogo deputato al ricordo, il nostro Monumentale, oggi con Lullaby onora la memoria di chi ha perso la vita nella strage del Pac. L'arte ha quella straordinaria dote di provocare riflessioni e di cogliere significati profondi e nuovi, ogni qualvolta la si ammiri. E l’opera di Cattelan lo fa con grande concretezza”. 

“Lullaby – ha sottolineato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – è un’opera di estrema attualità che sottolinea l’importanza della memoria come strumento di conoscenza per una società sempre più consapevole. Il lavoro di recupero delle macerie del PAC va quindi al di là del suo indubbio valore artistico, amplificato dall’allestimento in un luogo così potentemente evocativo come il Monumentale, e assume un significato ancora più forte grazie alla donazione dell’opera al Museo del Novecento. Grazie alla sensibilità e alla generosità di Maurizio Cattelan, infatti, Lullaby entrerà a far parte del patrimonio artistico e storico delle collezioni civiche milanesi”.  

“L’esposizione dell’opera presso il Cimitero Monumentale – gli ha fatto eco l’assessora ai servizi civici Gaia Romani – è particolarmente significativa per il valore artistico e simbolico di questo luogo. La casa dove riposano i milanesi illustri, dove si celebrano i giusti e coloro che hanno sacrificato la vita per i propri ideali. Per tutti questi motivi crediamo sia preziosa la scelta di rendere omaggio alle cinque persone che persero la vita nell’attentato di via Palestro proprio qui. Un monito per non dimenticare. Ricordare, a 29 anni da quella terribile strage mafiosa, è un dovere civico e istituzionale che dobbiamo alle famiglie delle vittime e alla città di Milano che, oggi come ieri, continua a impegnarsi nella lotta alle mafie”.  

“Spesso la memoria è aiutata dagli oggetti, ci permettono di non dimenticare con il passare del tempo – ha rimarcato Maurizio Cattelan – . Le macerie di Lullaby appartengono a Milano, per questo ho pensato che fosse un dovere restituire l’opera alla città e alla cura dei milanesi”. 
 

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