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Le opere 'russe' esposte nei musei di Milano restano in Italia

C'è stato un ripensamento da parte dell'Ermitage di San Pietroburgo e del ministero della Cultura russo

Grazie all'accordo raggiunto dall'Ermitage di San Pietroburgo con il ministero della Cultura russo, in base al quale viene attenuata la richiesta di un ritiro immediato delle opere prestate dal museo alle Gallerie d'Italia, si potrà fare in modo che le opere russe possano rimanere esposte al pubblico nella mostra 'Grand Tour' a Milano fino alla sua chiusura il 27 marzo, come inizialmente previsto, con le ricadute positive per i visitatori della mostra. Lo scrive in una nota Intesa Sanpaolo, confermando l'accordo con il ministero della Cultura russo e l'Ermitage che attenua la richiesta di un ritiro immediato delle opere prestate per l'esposizione milanese in corso alle Gallerie d'Italia.

Stesso discorso vale per le opere di Tiziano esposte a Palazzo Reale. Il direttore dell'Ermitage, Michail Piotrovsky avrebbe scritto una lettere per spiegare il suo dispiacere per questa situazione surreale che si è venuta a creare con l'avvio della guerra. Lo stesso direttore si augura che la cultura sia uno dei modi per costruire ponti e non diventare uno strumento in mano alla lotta politica.

La vicenda, ovviamente si sviluppa, nel clima attuale di guerra in Ucraina con le sanzioni a livello internazionale contro la Russia. Alle Gallerie è aperta fino al 27 marzo la mostra 'Grand Tour. Sogno d'Italia da Venezia a Pompei' che è realizzata proprio in collaborazione con il museo russo. Fra le opere di cui era richiesta la restituzione c'è la Giovane donna con cappello piumato di Tiziano, esposta alla mostra di Palazzo Reale 'Tiziano e la figura della donna veneziana nel '500'.

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