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In futuro avremo per sempre l'ora legale?

Nel 2023, gli Usa discuteranno un disegno di legge sul cambiamento perpetuo. I vantaggi potrebbero essere molteplici

Torna l'ora legale. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, più precisamente alle ore 2, si dovranno spostare in avanti le lancette di un’ora portandole alle 3. L’ora solare tornerà in vigore da domenica 23 ottobre 2022. Come sempre, quindi, affronteremo primavera ed estate con un'ora di luce in più. A ottobre, però, come da prassi, torneremo con l'ora legale. Ma se fosse l'ultima volta?

Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha quantificato il risparmio energetico che si ottiene dal passaggio dall'ora solare all'ora legale. Nel periodo che va dal 2004 al 2020, si è ottenuto un risparmio di 10 miliardi di kilowattora, per un controvalore economico di 1 miliardo e 720 milioni di euro, valore pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie. Solo nel 2020, considerando però anche il lockdown, nel periodo dell'ora legale sono stati utilizzati 400 milioni di kilowattora di elettricità in meno, pari a 66 milioni di euro risparmiati.

Per gli Stati Uniti è arrivata l'ora di decidere sui cambi di orari semestrali. Il Senato ha approvato un disegno di legge per rendere permanente l'ora legale a partire dal 2023, per avere pomeriggi più luminosi e sostenere l'attività economica. La misura, chiamata Sunshine Protection Act, passerà ora nelle mani della Camera dei Rappresentanti, prima della firma finale del presidente Joe Biden. Tra i suoi sostenitori, il senatore Marco Rubio: "Se riusciamo a farlo passare, non dobbiamo più fare questa cosa stupida", ha dichiarato. In che direzione sta andando l'Europa? Il parlamento europeo nel 2018 ha approvato l'abolizione dell'obbligo di cambio di orario per i paesi membri, lasciando ad ognuno la facoltà di scegliere autonomamente il da farsi. C'è da considerare che i paesi del nord Europa non traggono particolari vantaggi da questo cambio di orario, avendo poche ore di luce per la vicinanza con il Polo Nord, a differenza dei paesi del sud che sono quelli che dall'ora legale ottengono i maggiori benefici. L'Italia ha deciso di non decidere, o meglio sembra restia nel voler cambiare questa consuetudine che dura ormai da 56 anni (nel nostro Paese l'ora legale è stata introdotta 1966). Per il momento, dunque, la situazione resta invariata, con sei mesi di ora solare e altri sei di ora legale, in attesa di novità. Ma dagli Usa potrebbe esserci un cambio di passo.

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