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L'ospedale San Raffaele "pronto ad abbassare gli stipendi". La replica: "Nessun arretramento economico"

Fumagalli (M5s): la Regione Lombardia adotti per tutti lo stesso contratto pubblico. La nota dell'Ospedale: l’applicazione di tale contratto non comporterà alcun arretramento economico

"Mentre da più parti si indicano i nostri infermieri e medici come eroi, quello che viene loro riservato nella sanità privata è un trattamento economico peggiorativo rispetto al settore pubblico. All’ospedale San Raffaele i lavoratori si sono visti recapitare una lettera con la quale dal 1 giugno 2020 il contratto collettivo applicato non sarà più quello pubblico ma quello privato. È evidente che per fare maggiori profitti il privato sceglie un Ccnl più 'economico' e a rimetterci non sono solo i dipendenti ma tutta la collettività". Lo ha affermato in una nota Marco Fumagalli, capogruppo M5S in consiglio regionale lombardo.

Presidio davanti al San Raffaele (foto Margherita Napoletano)

"Così facendo, infatti, il privato riduce i costi aziendali e potendo contare su enormi profitti può permettersi l’apertura di nuovi plessi ospedalieri". Si tratta, secondo Fumagalli, di "concorrenza sleale" nei confronti del settore pubblico, perché "oltre a utilizzare un contratto di lavoro meno oneroso, il privato concentra la sua attività sulle prestazioni a maggior valore aggiunto. È ovvio – ha osservato il consigliere – che in un contesto simile il settore pubblico arretra sempre di più e il privato guadagna cospicue fette di mercato".

"È probabile (non ci sono dati recenti perché come noto la Regione è reticente) che le prestazioni rese dal privato abbiano superato il 50% dell’intero settore. Di sicuro le Rsa sono private al 90%. Dato che il costo del lavoro nell’ambito sanitario incide per oltre il 30%, è chiaro che ogni euro 'rosicchiato' ai lavoratori si traduce in un utile netto e nel complesso in un sistema per spiazzare e sostituire il sistema pubblico", ha detto.

Per Fumagalli "non è nemmeno vero affermare che essendo il San Raffaele parte dell’Aiop sia tenuto ad applicare un Ccnl specifico, ben potendo mantenere il contratto della sanità pubblica. Dato che la salute è incompatibile con qualsiasi logica di profitto, ci batteremo affinché Regione Lombardia adotti per tutte le strutture pubbliche e private il medesimo contratto di lavoro della sanità pubblica. Se ci deve essere parificazione tra pubblico e privato che ci sia a cominciare dai lavoratori. Altrimenti – ha concluso – il legittimo sospetto è che qualcuno vuole approfittarsi dello stato di salute dei lombardi per arricchirsi".

La nota dell'Ospedale: l’applicazione di tale contratto non comporterà alcun arretramento economico

In relazione alle notizie apparse su alcuni organi di stampa in riferimento all’applicazione del Ccnl Aiop della sanità privata dal 1° giugno 2020 al personale infermieristico e del comparto, l’Ospedale San Raffaele precisa che l’applicazione di tale contratto non comporterà alcun arretramento economico per i lavoratori, e consentirà all’Ospedale di uniformarsi alla generalità delle strutture sanitarie operanti nella sanità privata, compresi gli Irccs, all’interno delle quali viene applicato il Ccnl Aiop.

Sino ad oggi, infatti, l’Ospedale San Raffaele ha applicato un contratto collettivo aziendale che richiamava alcuni istituti del contratto della sanità pubblica, ma non era un contratto collettivo nazionale.

Sul piano sostanziale l’azienda ha già comunicato ai lavoratori che dal 1° giugno 2020 le loro condizioni retributive resteranno invariate, così come gli istituti della maternità, delle ferie e dell’orario di lavoro, già applicati e più favorevoli rispetto alla disciplina Aiop.

L’Ospedale, come nelle precedenti settimane, auspica la ripresa di un confronto costruttivo con le parti sindacali, confronto peraltro iniziato nel 2018, anno di scadenza dell’attuale contratto collettivo aziendale. 

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