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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attacco hacker

I siti in tilt degli ospedali e la gestione delle emergenze, quarto giorno

Oltre alle ripercussioni dirette sui pazienti delle strutture coinvolte, l'attacco sta creando situazioni di affanno agli altri ospedali della città

Per il quarto giorno consecutivo il sito per accedere ai servizi online degli ospedali Fatebenefratelli Sacco è ko. L'attacco informatico, come ha spiegato la Regione Lombardia, è di tipo 'ransomware'. Ha comportato l'inutilizzabilità parziale dell’infrastruttura tecnologica e gravi problemi tecnici all'infrastruttura informatica aziendale. Le difficoltà non riguardano solo il Fatebenefratelli e il Sacco ma anche tutte le sedi aziendali (Buzzi, Melloni, e 33 sedi territoriali). 

Oltre alle ripercussioni dirette sui pazienti delle strutture coinvolte, l'attacco sta creando situazioni di affanno agli altri ospedali della città, dove sono confluiti i ricoveri emergenziali altrimenti diretti nei nosocomi presi di mira. Tra i centri che, tra le altre, stanno sostenendo il maggior afflusso di pazienti a causa dell’impossibilità degli ospedali colpiti di effettuare ricoveri attraverso il sistema telematico, c'è l’Istituto clinico Città Studi (Iccs). Questa struttura - si legge in una nota - "anche per la sua collocazione logistica rispetto al Fatebenefratelli e alla Macedonio Melloni sta affrontando una vera e propria emergenza" con una " forte pressione" sul pronto soccorso. 

"Abbiamo dovuto far fronte - spiega Andrea Ronsivalle, responsabile del pronto soccorso - ad un incremento del 40%. La situazione è complessa perché non siamo ancora usciti dall’emergenza covid e quindi abbiamo ancora aree dell’ospedale che non possiamo utilizzare per i ricoveri normali. In questo frangente dobbiamo fronteggiare, oltre agli aspetti organizzativi, il malumore, giustificato, dei pazienti costretti ad attese di ore al pronto soccorso". Per Ronsivalle pesa anche un problema di comunicazione, "le persone che giungono al Pronto soccorso non sono informate sulla momentanea eccezionalità della situazione e quindi ritengono di essere oggetto di un pesante disservizio. In ogni caso contando su prossime soluzioni il nostro organico sta continuando a lavorare senza soste da domenica", conclude.

Per il momento, stando a quanto comunicato dalla Direzione Welfare di Regione Lombardia non ci sono evidenze di "violazioni di dati sensibili" e di richieste concrete di 'riscatto'. "A seguito dell’attacco alle infrastrutture informatiche (circa 500 server) dell'Asst Fatebenefratelli Sacco di domenica 1 maggio - si legge in una nota di Palazzo Lombardia - sono state immediatamente avviate le operazioni di recupero delle basi dati e delle informazioni per la ricostruzione dei sistemi". Il tentativo degli hacker, come fanno sapere dalla Regione, è stato bloccato immediatamente grazie al pronto intervento dei tecnici dell’Asst supportati in seguito da quelli di Aria Spa e della polizia postale.Per fare luce sull'accaduto sono state aperte le indagini. Nel frattempo è proseguito il ripristino del funzionamento dei principali applicativi, già avviato nella serata del 2 maggio. "Sono già stati prodotti - continua la nota dell'assessorato - referti atti alla redazione di documentazione sanitaria, come valutazioni ambulatoriali e lettera di dimissione presso le degenze, gli ambulatori e i servizi di pronto soccorso. Medesima situazione all’Ospedale Buzzi. Riattivate completamente le sale operatorie. Inoltre, sono ripartite regolarmente al Fatebenefratelli e alla Macedonio Melloni le seguenti attività: gestione reparti, ricoveri, Pronto Soccorso, Cup, radiologia, ambulatori, refertazioni". 

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