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Alberi, acqua e una facciata in stile Times Square: il nuovo Palazzo di Fuoco a Loreto

Lo studio GBPA Architects sta riqualificando l'edificio, che dovrebbe essere pronto nel 2019

Vetrate lungo tutta l'altezza per aumentare la trasparenza della facciata, una piazza interna verde e un'illuminazione notturna a Led con messaggi per i cittadini. Sono questi gli elementi principali del progetto di riqualificazione del Palazzo di Fuoco di Loreto (tra via Padova e viale Monza), a cura della società GbpaArchitects. L'edificio, di proprietà di Kryalos Sgr, è già in fase di ristrutturazione e dovrebbe essere ultimato verso la fine del 2019.

Rendering Palazzo di Fuoco (da GBPA Architects)

Il Palazzo di Fuoco venne costruito all'inizio degli anni '60 dagli architetti Giulio Minoletti e Giuseppe Chiodi nello stile 'International'. Per l'epoca in cui venne realizzato l'edificio presenta impianti molto avanzati che includono la climatizzazione di tutti gli ambienti, il riscaldamento tramite pannelli collocati sotto alla pavimentazione e veneziane ad azionamento elettrico. Ma la particolarità della costruzione è senz'altro il suo peculiare impianto di illuminazione notturna dai colori sfavillanti, da cui deriva il soprannome 'Palazzo di Fuoco'. Il piano di riqualificazione di Gbpa Architects rispetta la vocazione originale dell'edificio, pensato per ospitare uffici e negozi. A lavori ultimati, infatti, "saranno nove i piani destinati agli spazi di lavoro, mentre piano terra e ingressi accoglieranno alcune attività commerciali". Lo raccontano a MilanoToday gli architetti responsabili del progetto, Antonio Gioli e Federica De Leva di Gbpa Architects.

Quali sono le caratteristiche salienti del vostro masterplan?

"I temi conduttori rimangono quelli cari a Minoletti: luce, colore e trasparenza, ma anche permeabilità e relazione con la città. Verrà realizzata una corte interna con copertura vetrata, che diverrà un luogo di incontro e di lavoro, animato dall'acqua e dal verde. La griglia luminosa che ricoprirà tutta la facciata, poi, comunicherà orario, temperatura ai milanesi".

In che cosa il nuovo Palazzo di Fuoco corrisponderà a quello realizzato negli anni '60?

"Abbiamo voluto preservare il più possibile l'idea originale e l’unità d’immagine dell’edificio, riprendendo i temi caratterizzanti dell’architettura di Minoletti, riletti e reinterpretati alla luce della realtà contemporanea e delle più moderne tecnologie oggi a disposizione. Ad esempio, la nuova illuminazione a led, che funzionerà come una lavagna luminosa. E la facciata trasparente: oggi come ieri il vetro è uno degli elementi che contraddistinguono l'edificio". 

Quali vantaggi ci saranno per piazzale Loreto?

"Auspichiamo che con la riqualificazione di uno degli edifici più rappresentativi di piazzale Loreto si possa finalmente pensare ad un restyling di una piazza simbolo di Milano e che questo nostro intervento sia trainante anche per altre opere edilizie, commerciali e residenziali, che possano riqualificare gli immobili e aumentarne il valore".

Originariamente a quali città si ispirava il Palazzo di Fuoco?

"Il progetto per il Palazzo di Fuoco di Giulio Minoletti prende corpo dall’evoluzione dell’architettura moderna in vetro, europea - quella di Parigi, Londra e Berlino ad esempio - e americana - di New York e Chicago".

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