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Il percorso e le fermate ipotetiche

Come sarà la metro M6 (rosa) di Milano

La rete metropolitana della città è pronta fare il prossimo passo: anche se per il percorso e le fermate esatte è prematuro, già ci sono i soldi necessari per lo studio di fattibilità

Coprire i quartieri finora mai sfiorati dalla metropolitana: è questo l'obiettivo principale della M6, ovvero la nuova linea rosa che Milano vorrebbe trasformare in realtà nei prossimi anni. Se ne parla almeno da 12 anni in città, all'epoca in cui a Palazzo Marino c'era ancora Letizia Moratti (allora era la linea arancione). Nel frattempo sono state inaugurate la lilla, la M5, ed è stata quasi completata la blu, la M4. Adesso, finalmente, l'idea si fa concreta. 

Mercoledì, il ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili ha assegnato alla città metropolitana 732,2 milioni di euro per i prolungamenti delle metro - M1, M2, M3 - e dulcis in fundo i soldi per lo "studio di fattibilità della M6". Per la linea rosa di Milano significa davvero un primo passo: un passo da 4,5 milioni di euro, questo il peso del finanziamento specifico. Lo studio di fattibilità, ricordiamolo, è l'analisi preliminare per comprendere costi, caratteristiche tecniche e fattibilità del progetto.

Quale sarà il percorso della M6 (rosa)?

Per quanto riguarda il percorso della metro rosa M6 finora non c'è un'idea chiara. Negli anni sono state varie le proposte e le idee che l'hanno riguardata. Sicuramente dovrebbe interessare l'area sud della città: collegare alcuni quartieri del sud tra loro per poi passare dal centro e arrivare in una delle zone a nord ovest non coperte oggi dalla metro. Vediamo nel dettaglio le proposte che negli anni sono affiorate.

Le possibili fermate della metro M6 (rosa)

I possibili capolinea - almeno quelli dei quali si è più parlato in questi anni - sono, a sud est, il quartiere Ponte Lambro mentre per la parte nord della città la questione è sempre stata più incerta. Alcune proposte prevedevano un capolinea a Quarto Oggiaro, altre invece proponevano una fusione della linea rosa (M6) con la linea rossa (M1) là dove la M1 si biforca, a Pagano, per arrivare fino a Baggio. Una soluzione, quest'ultima, considerata low cost perché si andrebbe a sfruttare una galleria già esistente, circa 7 chilometri e 7 fermate: Wagner, De Angeli, Gambara, Bande Nere, Primaticcio, Inganni, Bisceglie.

Ovviamente la linea rosa dovrebbe incrociare le altre linee della metropolitana. Secondo le prime intenzioni, la M6, avrebbe dovuto dare alla città di Milano 37 "nuove" fermate: partendo da Quarto Oggiaro fino a Ponte Lambro. Avrebbe incrociato la M1 a Pagano, la M2 a Porta Genova e la M3 a Porta Romana (poi è stato anche ipotizzato un incrocio con la M5 a Domodossola e con la M3 a Missori o a Rogoredo).

Dare una metro al Municipio 5

La galleria dovrebbe seguire l'asse viale Certosa, Sempione, a nord ovest e a sud Tibaldi - Ripamonti, anche con l'obiettivo di coprire il Municipio 5, il meno servito dalla rete metropolitana della città: adesso servito solo dalla fermata Abbiategrasso - Chiesa Rossa sulla M2. La realtà è che solo adesso che ci sono i fondi per lo studio di fattibilità si stabilirà con certezza un percorso metropolitano in grado di soddisfare al meglio le esigenze di una città attanagliata sempre di più nella morsa dello smog, dove urge trovare misure alternative e sostenibili alla mobilità dei cittadini.

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