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La linea rosa

Il sistema per decidere le fermate della metro M6 di Milano

L'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, spiega come verrà scelto il percorso della nuova linea

Le fermate - e quindi il percorso - della metro M6 di Milano saranno scelte assieme ai cittadini. A dirlo è l'assessore alla Mobilità del Comune, Arianna Censi. "Sono abituata a confrontarmi col territorio. La prossima settimana - ha detto a margine del suo intervento a Direzione Nord - è previsto un incontro con i presidenti di Municipio che saranno attraversati dalla linea 6 e dopo con i sindaci della città metropolitana per decidere, perché i collegamenti sono da dentro a fuori la città e viceversa".

La linea non dovrebbe passare dal centro di Milano

In generale, l'assessore ha espresso il suo pensiero sul percorso della linea (rosa), per la quale recentemente è arrivato il finanziamento per lo studio di fattibilità da parte del Governo. "La mia opinione - le parole di Censi - è che questa città non può sopportare un altro intervento di penetrazione dentro il cuore della città, ma noi dovremo collegare la linea 1, 2 e 3 alla linea 6".

"Sulla progettazione, una volta definito e condiviso il percorso, cioè dove deve passare - ha rimarcato - io credo che nel giro di un anno, un anno e mezzo, riusciremo a raggiungere l'obiettivo. Poi dovremo trovare i finanziamenti. Però, se riusciamo a progettare un'opera che tenga anche conto dei costi di realizzazione oltre che di gestione, credo che potremo fare un'opera che non arriverà prima delle Olimpiadi ma che sarà un servizio per la città immediatamente dopo".

Se ne parla almeno da 12 anni in città, all'epoca in cui a Palazzo Marino c'era ancora Letizia Moratti (allora era la linea arancione). Nel frattempo sono state inaugurate la lilla, la M5, ed è stata quasi completata la blu, la M4. Mercoledì 30 marzo il ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili ha assegnato alla città metropolitana 732,2 milioni di euro per i prolungamenti delle metro - M1, M2, M3 - e dulcis in fundo i soldi per lo "studio di fattibilità della M6".

Per la linea rosa di Milano significa davvero un primo passo: un passo da 4,5 milioni di euro, questo il peso del finanziamento specifico. Lo studio di fattibilità, ricordiamolo, è l'analisi preliminare per comprendere costi, caratteristiche tecniche e fattibilità del progetto. Per quanto riguarda il percorso della metro rosa M6 finora non c'è un'idea chiara. Negli anni sono state varie le proposte e le idee che l'hanno riguardata. Sicuramente dovrebbe interessare l'area sud della città: collegare alcuni quartieri del sud tra loro per poi passare dal centro (forse) e arrivare in una delle zone a nord ovest non coperte oggi dalla metro. Vediamo nel dettaglio le proposte che negli anni sono affiorate.

Le possibili fermate della metro M6 (rosa)

I possibili capolinea - almeno quelli dei quali si è più parlato in questi anni - sono, a sud est, il quartiere Ponte Lambro mentre per la parte nord della città la questione è sempre stata più incerta. Alcune proposte prevedevano un capolinea a Quarto Oggiaro, altre invece proponevano una fusione della linea rosa (M6) con la linea rossa (M1) là dove la M1 si biforca, a Pagano, per arrivare fino a Baggio. Una soluzione, quest'ultima, considerata low cost perché si andrebbe a sfruttare una galleria già esistente, circa 7 chilometri e 7 fermate: Wagner, De Angeli, Gambara, Bande Nere, Primaticcio, Inganni, Bisceglie.

Ovviamente la linea rosa dovrebbe incrociare le altre linee della metropolitana. Secondo le prime intenzioni, la M6, avrebbe dovuto dare alla città di Milano 37 "nuove" fermate: partendo da Quarto Oggiaro fino a Ponte Lambro. Avrebbe incrociato la M1 a Pagano, la M2 a Porta Genova e la M3 a Porta Romana (poi è stato anche ipotizzato un incrocio con la M5 a Domodossola e con la M3 a Missori o a Rogoredo).

Dare una metro al Municipio 5

La galleria dovrebbe seguire l'asse viale Certosa, Sempione, a nord ovest e a sud Tibaldi - Ripamonti, anche con l'obiettivo di coprire il Municipio 5, il meno servito dalla rete metropolitana della città: adesso servito solo dalla fermata Abbiategrasso - Chiesa Rossa sulla M2. La realtà è che solo adesso che ci sono i fondi per lo studio di fattibilità si stabilirà con certezza un percorso metropolitano in grado di soddisfare al meglio le esigenze di una città attanagliata sempre di più nella morsa dello smog, dove urge trovare misure alternative e sostenibili alla mobilità dei cittadini.

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