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Il report sulle piazze aperte di Milano e i nuovi progetti

Il bilancio degli interventi di urbanistica tattica realizzati nei differenti quartieri di Milano

Comune di Milano, Amat e Bloomberg Associates hanno presentato a Base il report “Piazze Aperte”, un documento che ripercorre gli interventi di urbanistica tattica realizzati a Milano negli ultimi quattro anni, dal 2018 ad oggi, e che lancia la seconda fase del progetto che sarà destinata a trasformare gli spazi pedonali nei pressi dei plessi scolastici. Il nuovo avviso pubblico, attualmente in fase di elaborazione, sarà diffuso dal prossimo autunno e offrirà alla cittadinanza attiva l’opportunità di proporre e collaborare alla realizzazione di nuovi interventi di riqualificazione nelle zone adiacenti alle scuole milanesi.

La presentazione del report è stata l’occasione per tracciare un bilancio degli interventi di urbanistica tattica realizzati nei differenti quartieri di Milano: dalle prime due “piazze tattiche” inaugurate nel 2018 a Dergano e in piazza Angilberto agli ultimi due interventi portati a termine in piazzale Bacone e piazzetta SS. Patroni. 

Grazie ai numerosi interventi realizzati negli ultimi anni oggi un milanese su due vive a pochi passi da una “Piazza Aperta” e può quindi raggiungerla con una breve camminata. Questi i numeri connessi ai 38 interventi che hanno permesso di ottenere 22mila metri quadrati di spazio pubblico destinato ai pedoni, 250 nuove panchine e 35 tavoli, 380 posti bici, 310 piante in vaso e 32 nuovi tavoli da ping pong.

Via Val Maira e piazza San Materno si trasformeranno

Svelate anche le nuove localizzazioni che vedranno protagoniste piazza San Materno al Casoretto e via Val Maira a Pratocentenaro. I progetti realizzati hanno coinvolto la cittadinanza attraverso un percorso di partecipazione insieme al mondo delle associazioni e ai residenti. Un confronto decisivo nell’ideazione, realizzazione e trasformazione dello spazio pubblico: 200 in totale le realtà associative che hanno aderito, 72 attività commerciali, 17 scuole, 17 tra comitati di quartiere e social streets, 8 istituzioni religiose.

“In meno di tre anni Milano ha recuperato un intero quartiere di spazio pubblico grazie agli interventi portati a termine - dichiara Janette Sadik-Khan, Principal di Bloomberg Associates, ramo di consulenza pro bono di Bloomberg Philanthropies -. Dove ci sono strade, ci sono possibilità: Milano ha saputo portare nuova vita laddove c’era asfalto, in ogni parte della città, impostando nuovi standard globali per le metropoli e reinventando lo spazio pubblico”.

“Le strade sono la maggior dotazione di spazio pubblico nelle nostre città - dichiara Demetrio Scopelliti, direttore Urbanistica e Spazio Pubblico di Amat -. Per cambiarle, è necessario ribaltare la prospettiva e mettere al centro le persone, la mobilità attiva, la vita pubblica. Il lavoro che abbiamo svolto in questi anni per Piazze Aperte è paradigmatico del nostro modo di interpretare il progetto della città anche con strumenti leggeri, veloci ed economici”.

Piazze aperte è un progetto del Comune di Milano e Amat, realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates e Global Designing Cities Initiative (GDCI). 
Proprio quest’ultima organizzazione, che ha tra i suoi obiettivi la trasformazione delle strade nelle metropoli di tutto il mondo, ha deciso di promuovere “Guida Globale di Street Design”, un training online dedicato ad approfondire la pianificazione e lo sviluppo delle buone pratiche di urbanistica tattica. Il corso organizzato da GDCI inizierà il prossimo 20 giugno 2022, la partecipazione è aperta ai professionisti del settore e a tutte le persone interessate. 

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