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Milano ricorda i deportati dai nazisi con altre 11 pietre d'inciampo

Le pietre sono state posizionate davanti agli indirizzi di casa dei deportati nei campi di sterminio

11 persone. 11 vittime dei campi nazifascisti. 11 case. 11 nuove pietre d'inciampo sono state posate a Milano nella mattinata di martedì 1° marzo; si tratta di piccoli blocchi ricoperti d'ottone posizionati davanti alla porta della casa nella quale ebbe ultima residenza da libero un deportato o una deportata vittima dei campi di sterminio nazista.

Le nuove pietre sono state posizionate  alla presenza della presidente del consiglio comunale Elena Buscemi, del presidente del comitato per le pietre d'inciampo Marco Steiner, del presidente Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati, dei presidenti dei municipi interessati e della Senatrice a vita Liliana Segre, che ha preso parte a due cerimonie.

"L’amministrazione è orgogliosa di sostenere questo progetto, che è anche un monumento internazionale diffuso – ha detto la presidente del consiglio comunale Elena Buscemi -. Chi inciampa su una Pietra si imbatte in un nome, una vita, una storia che forse sarebbe stata dimenticata. Così, invece, riportiamo a casa tante persone il cui destino è stato tragico". 

Le nuove Pietre sono state installate in ricordo di Luigi Frazza in via N. Palmieri 22, Luigi Pietro Cappelletti in via Perugino 15, Aurelia Allegra Levi Finzi e Emma Laura Finzi in via M. Giuriati 5, Ermanno Fontanella in via P. Cossa 5, Wanda Vera Heimann in corso Venezia 39, Beatrice Ottolenghi in via F. Hayez 19, Mario Luperini in via G. Colombo 64, Dante Spallanzani in viale Lombardia 11, Carlo Ferretti in via Ponteseveso 19 e Giuseppe Ceccatelli N. Oxilia, 21.

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