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Scriveva poesie sui muri: condannato per imbrattamento

Ivan Tresoldi è stato condannato a pagare una multa di 500 euro

"La poesia di strada è una forma antica e di costruzione di società". Questo il commento del legale del 'poeta di strada', Ivan Tresoldi, dopo la condanna a pagare una multa di 500 euro (con pena sospesa), emessa dal giudice monocratico di Milano, Roberto Crepaldi. L'artista, attivo a Milano da 16 anni, è stato accusato per aver imbrattato con i suoi versi i muri del capoluogo lombardo tra il 2011 e il 2014. 

Il magistrato ha deciso che il poeta 37enne, a cui sono state concesse le attenuanti generiche, dovrà risarcire il danno al Comune di Milano e ad Aler, che si erano costituiti parte civile. A seguito della richiesta di condanna a 800 euro di multa da parte del vice-procuratore onorario, il difensore di Tresoldi, l'avvocato Angela Ferravante, aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito perché "il fatto non sussiste" e in subordine "perché non costituisce reato".

Ma nonostante la posizione del legale, secondo cui "Tresoldi non aveva alcuna volontà di imbrattare ma era convinto che le sue poesie migliorassero i luoghi", lo street artist è stato comunque riconosciuto colpevole di imbrattamento. Il poeta negli scorsi mesi aveva rifiutato un patteggiamento di 80 ore di servizio civile con il Comune di Milano.

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