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Il caso

Petizione e mail bombing all'Arcimboldi: "Annullate lo spettacolo del ballerino pro Putin"

Una petizione per chiedere al Teatro degli Arcimboldi quanto già fatto in Repubblica Ceca: l'annullamento dell'esibizione del ballerino russo-ucraino Sergei Polunin, che ha i tatuaggi di Putin e, a novembre, ha partecipato ad una raccolta fondi per l'esercito russo

A cavallo tra il 2018 e il 2019 Serghij Polunin, 'star' della danza, scrisse su Instagram alcuni post sessisti e contro le persone "grasse", poi cancellati (ma ce n'è traccia in articoli di gennaio e marzo 2019 sul Guardian), che gli costarono il posto al Lago dei Cigni programmato all'Opera di Parigi. L'istituzione francese non volle saperne di fare danzare sul suo palcoscenico colui che aveva incitato a "schiaffeggiare i grassi per incoraggiarli". Ora Polunin, ballerino classe 1989 con tripla cittadinanza ucraina, russa e serba che si percepisce e definisce russo, è atteso al Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove dovrebbe interpretare Rasputin il 28 e 29 gennaio 2023.

Dovrebbe, perché non è scontato che la 'rock star della danza', come è stato definito, si esibisca realmente. Già a marzo 2022 il suo spettacolo milanese, sempre all'Arcimboldi, venne annullato, ufficialmente per indisposizione, ma probabilmente anche per evitare polemiche appena dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Polunin, infatti, nato a Kherson, la città ucraina quasi subito occupata dalla Russia all'inizio di marzo e recentemente liberata, è noto soprattutto per avere il volto di Putin tatuato sul petto (tre volte) e per non aver mai nascosto una sconfinata ammirazione per il presidente della Russia, di cui anni fa scriveva "grazie a Vladimir e a tutti coloro che stanno dalla parte del bene. Il mio rispetto per te. Non è facile essere forti e scegliere la luce".

Un'ammirazione che gli è già costata l'annullamento definitivo di Rasputin al castello di Kromeriz in Repubblica Ceca, dopo un primo rinvio per indisposizione, anche in questo caso. Come riferito a novembre dal portavoce dell'arcidiocesi di Olomouc, proprietaria del castello, "prima della conferma definitiva per la nuova data, abbiamo chiesto il parere dell'artista sulla situazione in Ucraina; non abbiamo ricevuto questa dichiarazione e abbiamo concordato con l'agenzia organizzatrice di annullare il concerto".

La petizione

In questi giorni è stata lanciata una petizione su Change, indirizzata alla direzione dell'Arcimboldi, all'assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e al sindaco di Milano Beppe Sala, per chiedere di annullare l'esibizione. Nella petizione si ricordano le posizioni controverse sui "grassi" e contro le donne, già 'punite' dall'Opera di Parigi, e naturalmente anche i tre tatuaggi di Putin che Polunin ha sempre orgogliosamente esibito. "Non abbiamo niente contro l'arte e la cultura, ma temiamo che l'esempio di Polunin possa essere seguito dalle generazioni più giovani (...) offuscando lo stesso valore puramente artistico che si vorrebbe vedere in palcoscenico", si legge nella petizione.

L'esibizione "a sostegno dell'esercito"

Intanto, il 21 novembre, Polunin ha partecipato a Novosibirsk ad un "concerto di beneficenza a sostegno dell'esercito russo", come lui stesso ha reso noto su Instagram con un post di due giorni dopo, intotolandolo "Il potere è tornato". "Ringraziamo - ha scritto rivolto ai suoi followers e a chi ha assistito al concerto - il governatore della regione di Novosibirsk, il governo della regione di Novosibirsk e l'amministrazione presidenziale per il sostegno alla nostra idea. E anche tutti gli spettatori che sono venuti a sostenerci. Questa è la cosa più importante".

Il teatro: "Stiamo valutando"

A varie email arrivate in questi giorni, il Teatro ha risposto che lo spettacolo di Polunin di gennaio è un recupero di date precedenti (l'artista avrebbe dovuto esibirsi già durante la pandemia covid), e che in ogni caso la direzione sta valutando il da farsi. L'Arcimboldi, di proprietà del Comune di Milano, è gestito da Show Bees, il cui 'patron' è Gianmario Longoni, ex direttore del Teatro Smeraldo. Show Bees è subentrata nel 2020 alla precedente concessione di Pomeriggi Musicali, che gestiva il teatro dal 2015. Subito dopo il subentro era scoppiata la pandemia covid, con la conseguente chiusura immediata di tutte le sale da spettacolo dal vivo in Italia.

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