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L'insetto che sta mangiando gli alberi di Milano

Diversi alberi della città sono stati colpiti dalla Popillia japonica, insetto arrivato in Europa dal Giappone

Si chiama Popillia japonica l'insetto che sta distruggendo gli alberi di Milano. Si tratta di un coleottero appartenente alla famiglia degli scarabeidi originario del Giappone - più precisamente della regione dell'Hokkaidō - che da qualche anno è arrivato in Lombardia (il primo avvistamento risale al 2014 in un'area del Parco del Ticino al confine col Piemonte). A Milano i danni si stanno iniziando a notare in queste settimane: diverse piante, infatti, hanno le foglie ridotte a simil-centrini da tavola, tutte mangiate da sciami composti da centinaia di esemplari.

Sono diverse le zone di Milano colpite dal fenomeno. Secondo quanto appreso da MilanoToday l'insetto avrebbe infestato il parco di via Pallavicino (vicino alla fermata della metro di Pagano). Non solo, sarebbero stati bersagliati anche alberi in via Tiziano, in via Pacini e in via Crema.

Come è fatta la Popillia japonica

La Popillia japonica assomiglia al maggiolino ma ha dimensioni minori (è lungo circa 10 millimetri), il capo verde metallico, le ali color rame (che non coprono completamente l’addome) e 12 ciuffi di peli bianchi (cinque ai lati dell’addome e due più ampi sulla parte terminale).

Questo tuttavia è solo l'aspetto finale del coleottero che, prima di giungere a questa forma, attraversa tre età larvali dalla caratteristica forma a C. In Lombardia Popillia japonica ha una generazione all’anno e sverna come larva di terza età approfondendosi nel terreno per 10-20 centimetri per sfuggire alle basse temperature.

Gli adulti escono dal terreno tra la fine di maggio e inizio di giugno e sono attivi fino a settembre.

Come viene combattuta

Il servizio fitosanitario della Regione (ufficio tecnico dedicato alla protezione delle piante e prevenzione dei rischi fitosanitari) sta cercando di controllare le popolazioni e limitare la loro diffusione da quando è stato trovato il primo esemplare e fino ad ora la città di Milano era quasi stata risparmiata dall'invasione. I tecnici della Regione nei mesi scorsi hanno posizionato oltre duemila trappole. Si tratta di due tipi di strumenti con altrettanti utilizzi: un primo esemplare attrae e uccide il coleottero (si tratta di un treppiede ricoperto da una rete impregnata di insetticida, attira gli esemplari e li porta alla morte); il secondo tipo, invece, attira e intrappola i coleotteri in un barattolo di plastica senza ucciderli. Queste ultime vengono utilizzate anche per lo studio della dinamica della popolazione.

Ma le trappole sono solo l'ultimo passo, la scorsa estate sono stati distribuiti su circa 500 ettari "nematodi entomoparassiti", un insetticida di origine naturale che neutralizza le larve.

Cosa fare in caso di avvistamento

In caso di avvistamento di Popillia japonica il servizio fitosanitario della regione consiglia di controllare gli animali, fotografarli ed eliminarli e successivamente segnalare il fatto a questi due indirizzi e-mail

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