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Passerella nel vuoto, piazze pedonali e nuove torri: ecco la Milano dei "10 minuti a piedi"

Il comune continua a scommettere su pedonalizzazioni e green. L'idea per la zona sud

Parola d'ordine "10 minuti a piedi". Per indicare servizi presenti nei quartieri, vicinanza tra le zone, "raggiungibilità" rapida delle diverse piazze. Il comune di Milano continua a immaginare il futuro urbanistico della città e lo fa scommettendo ancora una volta su pedonalizzazioni e green. 

A indicare la strada per rinnovare Porta Romana e Scalo Romana, chiaramente unendole tra loro, è stato l'assessore Pierfrancesco Maran, che sul proprio profilo Facebook ha fatto una sorta di punto della situazione sulla zona che nei prossimi mesi vedrà sorgere la nuova sede di A2a, una torre di 60 metri d'altezza. 

La nuova torre A2a

"In questi giorni il Municipio 5 sta discutendo del progetto per la futura sede in Piazza Trento di A2A. È un edificio molto alto, il primo con queste caratteristiche nel sud della città, cui è probabile se ne aggiungeranno altri nello sviluppo del futuro Scalo Romana, la gara per individuare lo sviluppatore si concluderà a fine mese, poi ci sarà quella per il masterplan", ha spiegato Maran, lasciando intendere che evidentemente quello non sarà l'unico grattacielo. 

"Se ripensiamo oggi allo sviluppo di Porta Nuova impostato qualche decennio fa, credo che gli aspetti più significativi per la città siano stati quelli relativi allo spazio pubblico: la nuova piazza Gae Aulenti e la Biblioteca degli Alberi, oltre all’eco che queste trasformazioni hanno avuto sul quartiere Isola. Anche in questo caso ritengo che sia senz’altro giusto e importante discutere del grattacielo e della sua architettura, ma ancor più interessante ragionare sullo sviluppo del suo intorno. Tra l’altro, questo è il tema su cui unanimemente il Municipio 5 ha chiesto rilevanti cambiamenti rispetto alla proposta presentata da A2A", ha sottolineato l'assessore.

Rendering Torre A2a (foto Milano progetti e cantieri/Fb)

Un parco sospeso e una passerella

"Ritengo che l’idea da sviluppare sia ricucire il quartiere di Porta Romana con quello a sud dello Scalo Romana", ha rimarcato Maran, parlando poi di Via Crema. "Si tratta di una via già molto bella nella parte iniziale, alberata e con attività di pregio. Da tempo si immagina una riqualificazione dello spazio davanti alla Chiesa di S.Andrea che attende un vero sagrato, mentre è più complesso disegnare la parte successiva verso Piazza Trento, sia perché ci sono alcuni vincoli, come le vasche interrate Mm, sia perché bisogna attraversare la cerchia filoviaria per raggiungere non solo la nuova sede di A2A, ma soprattutto il quartiere che sorgerà all’interno dello Scalo Romana, dove, dal Masterplan che individueremo in primavera tramite concorso, ci aspettiamo sorga un parco che scavalchi la ferrovia e connetta il villaggio olimpico e la Fondazione Prada".

E un'idea su cosa si possa fare Maran ce l'ha già. "In attesa di questa grande trasformazione, ha senso focalizzarsi sin da oggi sul sistema di vie a ridosso di piazza Trento, che hanno le caratteristiche per poter diventare ancora più belle e centrali per la nostra città. In questo senso, la connessione di Via Crema con Piazza Trento è fondamentale. Stiamo studiando due soluzioni: prevedere un attraversamento con una passerella aerea, modello già sperimentato con successo in Porta Nuova, oppure pensare a un attraversamento a quota strada, rivedendo fortemente l’assetto della Piazza e puntando sull'incremento di pedonalità nel quartiere", ha scritto l'assessore. 

Che preferirebbe la pedonalizzazione. "Questa seconda strada è indubbiamente più affascinante, specie se abbinata all'obiettivo di investire sulla complessità funzionale del quartiere, affinché le attività commerciali già oggi presenti vengano conosciute e valorizzate. e non snaturate, dalla futura trasformazione. Anzi il tessuto sociale attuale, forte anche di una grande tradizione associativa, è la vera ricchezza che va promossa a livello cittadino e che deve far da traino allo sviluppo delle parti più deboli del quartiere. Chiaramente se si va verso un incremento di pedonalità non va sottovalutato il tema della sosta dei residenti, ma all'interno del progetto c'è spazio per prevedere un'adeguata offerta magari interrata", ha evidenziato.

"Non vedo l’ora di andare a discuterne con le persone attive nel quartiere, per comprendere bene insieme a loro come rendere questa opportunità di investimento una vera occasione per qualificare il quartiere a vantaggio di tutti e durante l'autunno - ha concluso Maran - organizzeremo momenti di confronto in questa direzione".

Foto - Il progetto dei "10 minuti a piedi"

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