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Il presepe nell'ex bosco della droga, le statue realizzate con i pezzi dei 'rifugi' dei pusher

L'iniziativa a Ceriano Laghetta. Il vicesindaco: "Non c'è posto per i venditori di morte"

Dal degrado alla rinascita. Vita nuova per il boschetto della droga di Ceriano Laghetto, l'area verde all'interno del parco delle Groane che per tanto tempo ha dovuto fare i conti con spaccio, droga e criminalità. 

Negli ultimi mesi il vicesindaco Dante Cattaneo e un gruppo comunale di volontari del Gst - gruppo di supporto territoriale - si sono impegnati nelle operazioni di pulizia e controllo del bosco e giovedì, alla vigilia di Natale, quasi a voler suggellare le operazioni, hanno sistemato nell'ex boschetto della droga un piccolo presepe

“Abbiamo deciso di farlo qui per dare un segno forte di riscatto di un’area che è stata per anni in mano a spacciatori e tossicodipendenti, prima di essere finalmente bonificata grazie ad una serie di efficaci azioni delle forze dell’ordine e con il presidio continuo dei volontari”, ha dichiarato Cattaneo.

Il presepe è stato realizzato dai volontari utilizzando anche le coperture dei rifugi di fortuna creati dagli spacciatori, trovati e sequestrati nel corso delle operazioni di pulizia. “Il problema dello spaccio nel Parco delle Groane non è di certo risolto perché sappiamo bene che gli spacciatori si sono spostati più a sud, ma continuano ad insediare buona parte dell'area protetta ed è per questo che continuiamo a tenere alta la guardia e a presidiare questi luoghi bellissimi che devono tornare ad essere a disposizione di tutti i cittadini che vogliono entrare in contatto con la natura e lo devono poter fare senza paura", ha sottolineato il vicesindaco. 

"Qui serve l’impegno costante a tenere questi luoghi puliti e frequentati, magari anche abbelliti con un piccolo presepe per Natale, per far capire ai venditori di morte - ha concluso Cattaneo - che non c’è più posto per loro”.
 

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