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A processo il fondatore di Straberry: è accusato di aver sfruttato 73 braccianti

Lo ha deciso il gup del tribunale di Milano. La prima udienza si terrà il prossimo 13 luglio

Dovrà difendersi in tribunale Guglielmo Stagno d’Alcontres, fondatore di Straberry, startup che coltivava frutta a Cassina de' Pecchi e la rivendeva su diversi apecar in giro per Milano. L'imprenditore è stato rinviato a giudizio con l’ipotesi di aver sfruttato 73 braccianti impiegati nella coltivazione di fragole, mirtilli, lamponi e more. La decisione è stata presa dal gap Fabrizio Filice che ha mandato a processo anche altri due imputati, tra ex amministratori di diritto e di fatto della società. La prima udienza si terrà il 13 luglio prossimo davanti alla quinta sezione panale.

La società agricola Cascina Pirola Srl, finita sotto inchiesta in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, ha invece patteggiato una sanzione pecuniaria di circa 70mila euro. L'ex addetto alla sorveglianza dei braccianti, infine, ha patteggiato un anno e mezzo di pena sospesa e non menzione.

Secondo l'accusa i lavoratori di Straberry, tutti di origine africana, sarebbero stati sottopagati e costretti a lavorare nei campi per raccogliere frutti di bosco con turni anche di 12 ore al giorno, senza bagni e docce. Nei giorni più bui della pandemia, inoltre, sarebbero stati costretti a lavorare senza le dotazioni necessarie per prevenire il contagio. L'azienda fondata dall'ex bocciano è stata sequestrata nell'agosto del 2020.

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