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A Milano arrivano i profughi afghani: "Siamo orgogliosi"

L'annuncio di Sala: "Nei prossimi giorni arrivano decine di cittadini afghani"

Dalle parole ai fatti. Giovedì mattina il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha annunciato che il capoluogo meneghino è pronto ad accogliere, già dalle prossime ore, donne e uomini in fuga dall'Afghanistan, negli ultimi giorni tornato nelle mani dei talebani dopo il ritiro dei militari americani e delle truppe alleate. 

"Il comune e la prefettura di Milano, a cui il coordinamento nazionale per l'emergenza assegnerà una quota di nuclei familiari provenienti dall'Afghanistan, ai quali potrà essere riconosciuto lo status di rifugiati, in virtù del decreto legislativo n. 251 del 2007, hanno avviato la loro collaborazione", ha fatto sapere il primo cittadino. 

E l'arrivo dei profughi afghani a Milano avverrà già dalle prossime ore. "Nei prossimi giorni raggiungeranno la nostra città alcune decine di cittadini afghani, con le proprie famiglie, che hanno collaborato con le forze armate, con l'ambasciata italiana e con l'agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan", ha spiegato Sala. 

Bernardo: "Sgomberiano i centri sociali per i profughi afghani"

"Il comune, su richiesta della prefettura di Milano e in collaborazione con gli enti del terzo settore, già oggi sono impegnati nei centri di accoglienza straordinaria, sta individuando e verificando gli spazi adeguati, che non possono essere improvvisati perché devono essere dotati dei servizi minimi adeguati per l’accoglienza di nuclei familiari. Penso che ciascuno debba fare la sua parte, piccola o grande che sia, davanti a un'emergenza epocale come quella afgana, e noi - ha concluso il sindaco - siamo orgogliosi di ciò che stiamo facendo".

Già martedì scorso il primo cittadino milanese aveva chiarito che la sua città non sarebbe rimasta immobile davanti alle richieste d'aiuto dei profughi afghani. "La questione afghana è di una dimensione e di una complessità di portata storica, e per questo può essere gestita solo attraverso un coordinamento a livello internazionale. In attesa che il governo ci dia adeguate istruzioni, ci stiamo preparando a livello locale - aveva evidenziato Sala -. Stiamo prendendo contatto con le Ong che operano a Milano e che, in alcuni casi, hanno esperienza diretta in Afghanistan. Allo stesso tempo ci stiamo preparando con i nostri servizi sociali a gestire l’accoglienza dei profughi che dovessero essere indirizzati sul territorio milanese". 

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