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"A Milano potrebbero arrivare 40mila profughi ucraini", ha detto Sala

"Non ci tireremo mai indietro", le parole del sindaco

40mila profughi potrebbero arrivare nella città metropolitana di Milano in fuga dalla guerra scatenata dalla Russia di Putin. A dirlo il sindaco di Milano, Beppe Sala

"È difficile dire quanti profughi dall'Ucraina arriveranno a Milano - le parole di Sala durante la seduta del consiglio comunale di lunedì, parlando delle strategia di accoglienza -. Ma se noi pensiamo che sono 22mila i cittadini ucraini nella città metropolitana e se è presumibile che ognuno richiami uno o due parenti, un figlio, un nonno, si tratta di 40mila persone". "Milano sta cercando di fare la sua parte per fronteggiare questo dramma epocale - ha continuato il primo cittadino -. Il cuore generoso di Milano si stringe attorno a queste persone e la città non si tirerà mai indietro". 

Un hub sanitario dedicato agli ucraini appena arrivati nel capoluogo lombardo verrà allestito nel sottopasso Mortirolo della stazione Centrale. "Abbiamo appena saputo di avere l’ok di Grandi Stazioni all’utilizzo da parte della Protezione Civile dello spazio del sottopasso Mortirolo - ha detto il sindaco -. Prima ancora di pensare alle vaccinazioni dovremo essere certi che a tutti i nuovi arrivati siano fatti con immediatezza i tamponi". Per ricevere informazioni sull'accoglienza degli ucraini è possibile contattare il numero 02 02 02.

Lunedì 7 marzo in consiglio comunale è stato votato all’unanimità l’ordine del giorno del Partito Democratico per l’istituzione di un Fondo di aiuto per la comunità ucraina milanese e per i profughi in fuga e il supporto alla costituzione di 'corridoi umanitari per chi ha familiari' a Milano. Un documento di 'ripudio della guerra' ma anche di 'iniziative pratiche'. Primo firmatario il capogruppo del Partito Democratico, Filippo Barberis, che ha presentato il provvedimento in aula raccogliendo le firme di tutti i capogruppo della maggioranza e della minoranza.

"Milano è unita nella condanna all'iniziativa di Putin e si attiva per dare una mano come sa fare - il commento di Barberis -. È con questo spirito che proponiamo misure alla portata della nostra città per aiutare chi soffre le violenze della guerra". Oltre alla creazione del fondo, l'odg prevede misure quali l'uso di "ogni tipo di soluzione abitativa e di ospitalità che permetta una dignitosa ‘prima accoglienza’ ai profughi" e la promozione dell'accoglienza diffusa "che già sta emergendo grazie alla disponibilità dei cittadini milanesi". Il provvedimento, inoltre, invita la giunta a "promuovere accordi con il settore farmaceutico, la rete delle farmacie milanesi e il terzo settore attivo in questo ambito per il reperimento di medicinali da inviare in Ucraina".
   

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