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Protesta lavoratori degli hotel in piazza Duomo: "Paura per fine blocco licenziamenti"

Presidio di Cub e Sì Cobas dopo l'incontro a Palazzo Marino

Un presidio dei lavoratori del turismo di Milano indetto da Cub e Sì Cobas si è tenuto in piazza Duomo nella mattinata di martedì 23 febbraio, a seguito dell'incontro con il Comune.

"Il comune ha iniziato a muoversi per creare un programma di ripartenza nel nostro settore pensando di investire nel turismo legato ai congressi, con una ripresa prevista dopo l'estate - ha detto al megafono il sindacalista di Cub, Mattia Scolari -. Ma la ripresa non può essere solo economica"

"Il discorso del Comune è totalmente parziale - ha continuato Scolari - perché anche quando e se ci sarà una ripresa, bisognerà garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore hotel: la ripresa non può e non deve avvenire nel segno dello sfruttamento e della precarietà".

I partecipanti alla protesta hanno messo in luce come sia in atto una vera e propria emergenza sociale che rende necessario un intervento immediato innanzitutto sulle condizioni reddituali dei lavoratori. La richiesta a Palazzo Marino è quella di convocare la Regione affinché ai lavoratori che al momento non percepiscono stipendio arrivi almeno l'80% del loro normale reddito.

"Quello che si deve evitare nel modo più assoluto - ha chiosato il sindacalista - è che la ripresa lavorativa a intermittenza venga utilizzata per liberarsi dei vecchi lavoratori con diritti maturati introducendo manodopera più sfruttata. Il 31 marzo si avvicina sempre più pericolosamente, poi non si sa cosa accadrà con la fine del blocco dei licenziamenti. Per questo dobbiamo unire le diverse vertenze dei lavoratori di Milano dando vita a una protesta comune".

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