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I cartellini gialli a Sala per l'abbattimento del Meazza

Il flash mob fuori da palzzo Marino del coordinamento San Siro

Fallo da ammonizione. Giovedì mattina i cittadini del coordinamento San Siro e la rete dei comitati milanesi si sono ritrovati fuori da palazzo Marino per protestare contro la decisione del comune guidato da Beppe Sala - che appare ormai irreversibile - di abbattere lo stadio Meazza per lasciare posto al nuovo stadio di Milano che dovrebbe sorgere sul Parco dei Capitani.

I partecipanti del flash mob hanno indossato magliette gialle e bianche e hanno mostrato - hanno spiegato in una nota - dei "cartellini gialli per 'ammonire' la giunta per una serie di falli realizzati in questa vicenda".

Sui cartoncini i manifestanti hanno scritto tutti i "falli" di palazzo Marino: "Distruzione monumento di fama mondiale", "mancato introito canone per 7 miloni annuo", "7 anni di inquinamento per demolizione stadio" e "trattativa con società squadre in uscita". 

“Lo stadio Meazza è un monumento storico, ancora in buona salute, e abbatterlo per far spazio a infinità di edifici imponenti sul suolo pubblico è uno scempio ambientale e un’ingiustizia solo per favorire le squadre di calcio", l'accusa di Gabriella Bruschi, presidente del comitato. 

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