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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Per rider di Uber Eats arriva protocollo salute e sicurezza: il risultato del commissariamento

Lo scorso maggio il Tribunale di Milano aveva disposto l'amministrazione giudiziaria per Uber Italy accusata di caporalato sui rider

Un "Protocollo in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutela dei rider" è stato adottato da Uber Eats per i suoi rider, ai quali da ora verrà anche data la  la "disponibilità gratuita" dei "dispositivi per la sicurezza", come il casco, la "fornitura dell'equipaggiamento protettivo anti-Covid", corsi "gratuiti di formazione". Ad annunciarlo la stessa società di delivery.

Uber Eats sottolinea di essere la "prima azienda in Italia a mettere a punto un insieme di procedure chiare e iniziative concrete" di questo genere. Lo scorso maggio il Tribunale di Milano aveva disposto per l'azienda, accusata di caporalato sui rider, l'amministrazione giudiziaria . Oggi gli amministratori giudiziari parlano di "percorso virtuoso intrapreso dal management".

Nei giorni scorsi un'altra società di consegna di cibo a domicilio, Just Eat, aveva data la notizia delle prime assunzioni dei suoi rider attraverso contratti di lavoro subordinato. La speranza è che questa novità possa essere solo l'inizio di una 'rivoluzione' che riguardi l'intera categoria dei fattorini in tutt'Italia, affinché possano essere regolarizzati definitivamente arrivando a godere dei diritti dei lavoratori che fino a ora gli sono stati negati, quali un compenso orario, ferie, malattia, maternità/paternità, indennità per lavoro notturno e festivi, coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, formazione obbligatoria e tutele previdenziali.

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