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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Anche a X Factor, su Sky, pubblico in sala a Milano. Il trucco? Figuranti pagati

Mentre i teatri rimangono chiusi, un'altra trasmissione tv ha deroghe

Non solo Maurizio Costanzo, con tutte le polemiche per il pubblico che ha assistito alla registrazione del programma. Anche X Factor 2020, il talent su Sky, è entrato nel vivo con l’esibizione dei 12 cantanti che hanno superato le selezioni. Lo show è prodotto da Fremantle e i concorrenti sono divisi nelle consuete categorie Under Uomini, Under Donne, Gruppi e Over. Il conduttore Alessandro Cattelan ha aperto la prima puntata dei Live di giovedì 29 ottobre 2020 salutando i giudici Emma Marrone, Hell Raton, Mika e Manuel Agnelli, ma subito i telespettatori sintonizzati su Sky hanno notato la presenza del pubblico nella Sky Wifi Arena - una nuova sala a Rho (Milano) - stridente con i tempi attuali che impongono il distanziamento sociale per arginare il contagio di coronavirus.

Tanti sono stati gli utenti che si sono riversati sui social per chiedere spiegazioni e lamentare un diverso trattamento tra programmi televisivi con platee piene da una parte e cinema e teatri vuoti dall’altra, così la produzione è intervenuta sui social per spiegare che "le persone presenti in sala sono persone assunte appositamente e come tali dispongono delle autorizzazioni necessarie".

L'escamotage per aggirare il Dpcm (Decreto presidente del Consiglio) è molto semplice. In sostanza, si tratta di figuranti, ovvero persone pagate per presenziare allo show, prassi comune in molte trasmissioni tv, sopratutto quelle pomeridiane e quotidiane. Come se fossero attori parte delleo show. "Il pubblico presente a X Factor 2020 segue tutti i protocolli previsti dalle norme: distanziamento, mascherine e tampone prima di accedere al teatro. Il numero dei presenti rientra nella capienza prevista dalle disposizioni attuali", ha spiegato la produzione.

Ma questo non è bastato per placare le polemiche. Esattamente come per il Maurizio Costanzo Show registrato a Roma - persone con mascherine abbassate divise da (inutili) plexiglass - in moltissimi criticano la scelta della produzione di mettere pubblico in sala. Questo in un momento durissimo in cui esercenti di cinema e teatri, con migliaia di lavoratori, hanno serrande abbassate e non possono aprire, perdendo ingenti incassi. Tra i commenti su Twitter più gettonati, @SimonaB26806216 scrive: "Il problema non è il numero degli spettatori. Il problema è che: "Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto", quindi no, non state rispettando le disposizioni attuali". E ancora: "Se è un pubblico di figuranti e non un vero pubblico poteva tranquillamente non esserci. Che se è vero pubblico fatto entrare pagandolo e tamponandolo è un escamotage un po’ triste e irrispettoso dei lavoratori dello spettacolo a casa" (@AtCsCorner).

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