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Esselunga taglia sui punti Fidaty

Dall'11 aprile la quota di spesa pagata con ticket non concorrerà all’accumulo di Punti Fìdaty

I premi del catalogo Esselunga potrebbero diventare più inavvicinabili a partire da metà aprile per alcuni clienti della catena di supermercati. La società della famiglia Caprotti, infatti, ha deciso che dall'11 di aprile la quota di spesa pagata con ticket non concorrerà all’accumulo di punti Fìdaty, i punti fragola che vengono utilizzati per ritirare i premi. Una "doccia fredda" per chi, soprattutto in questi due anni di pandemia, ha utilizzato i buoni pasto alle casse del supermercato e non nei bar e ristoranti.

L'annuncio è stato dato attraverso un annuncio pubblicato sul proprio portale e con alcuni cartelli affissi davanti all'ingresso dei supermercati. Un esempio? Su una spesa di 120 euro saldata con 8 ticket da 8 euro (quindi 64 euro in buoni pasto) si accumuleranno punti Fidaty solo sulla parte pagata con euro, quindi su 56 euro.

La società di Pioltello, interpellata da MilanoToday, ha spiegato che "Il pagamento della spesa con buoni pasto non implica l'accumulo di punti fedeltà. Tuttavia, quando Esselunga ha introdotto la possibilità di utilizzare i buoni pasto come forma di pagamento della spesa, ha deciso, a titolo promozionale ed al fine di abituare i propri clienti al relativo utilizzo, di consentire, per un periodo determinato, l'accumulo dei punti Fìdaty sull’importo corrisposto in buoni pasto".

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