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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nell'ospedale milanese il farmaco per le malattie rare: "Il primo in Italia"

A Legnano avviato l'utilizzo del farmaco Ravulizumab

Una prima assoluta. L'ospedale di Legnano fa da apripista nell'utilizzo di un farmaco innovativo contro l'emoglobinuria parossistica notturna, Epn, patologia rara grave e potenzialmente letale. "Primi in Italia", ha spiegato l'Asst ovest milanese, gli specialisti del centro di malattie rare della struttura legnanese, coordinato da Paola Faggioli e diretto da Antonino Mazzone, hanno iniziato la somministrazione di Ravulizumab in una paziente che oggi "sta bene ed è soddisfatta di questa nuova terapia che ha migliorato nettamente la sua qualità di vita". 

Se prima la donna era costretta a recarsi in ospedale ogni settimana per controlli e infusioni, grazie al farmaco Ravulizumab ne riceverà soltanto sei all'anno. Il medicinale è indicato per il trattamento di adulti e bambini con peso di almeno 10 chili, affetti da Epn o da sindrome emolitico uremica atipica, Seua, ha chiarito l'azienda socio sanitaria lombarda in una nota, sottolineando proprio che "la novità di questo trattamento è anche nella frequenza di somministrazione del farmaco, con un importante vantaggio sulla qualità di vita del paziente". 

Per l'Epn la terapia dura tutta la vita e il farmaco viene iniettato attraverso infusione, la flebo, in vena. I pazienti assumono una dose iniziale, detta dose di carico, e successivamente una dose di mantenimento. Il trattamento con Ravulizumab è possibile soltanto su prescrizione medica e il farmaco deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di pazienti affetti da malattie del sangue o patologie renali.
 

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