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Assistenza fuori dalle scuole, Corbetta schiera chi prende il reddito di cittadinanza

Su 64 persone hanno aderito in 49. Il sindaco: "Chi ha rifiutato è stato segnalato"

Quasi nessuno si è tirato indietro. E chi lo ha fatto "è stato segnalato sul portale del reddito di cittadinanza e alle autorità competenti", ha spiegato il sindaco Marco Ballarini su Facebook. Succede a Corbetta, comune dell'hinterland Ovest di Milano, dove la maggior parte delle 64 persone che percepiscono il sussidio lavorerà a disposizione del comune.

Le persone che saranno impegnate a servizio della collettività sono 49 e non svolgeranno un servizio "banale": alcuni lavoreranno fuori dalle scuole della città e garantiranno il rispetto dei protocolli di sicurezza (dagli assembramenti all'entrata e all'uscita alla misurazione della temperatura). Saranno riconoscibili perché indosseranno una pettorina gialla e, più nel dettaglio, saranno chiamati a prestare servizio dalle 8 alle 16 ore la settimana. "Siamo davvero orgogliosi di essere tra i primi Comuni in tutta la Lombardia a partire con questi progetti di pubblica utilità", ha precisato il primo cittadino.

Servizio davanti alle scuole ma non solo, altri beneficiari della misura varata dal governo verranno chiamati per offrire il proprio contributo in altre attività, come la cura del verde pubblico o per lavori di manutenzione ordinaria come la pulizia delle strade. "Penso che sia davvero importante per i nostri concittadini, che vengono aiutati dallo Stato, potersi rendere utili restituendo un servizio così prezioso per la propria Comunità", ha concluso il sindaco.

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