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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sala non vuole il referendum sullo stadio: "Parteciperebbero in pochi"

Il sindaco di Milano interviene sull'eventualità di un referendum, già stoppato dai garanti del Comune ma su cui il comitato promotore ha vinto un ricorso. E i garanti incontreranno le due squadre milanesi

Referendum sullo stadio di San Siro? Per il sindaco di Milano Beppe Sala è meglio che decida l'amministrazione comunale. Lo ha spiegato lui stesso a margine di un evento alla Banca d'Italia di Milano, mercoledì pomeriggio, adducendo come esempio il recente referendum a Parigi sui monopattini: "È andato a votare il 7%", ha detto, "e mi chiedo: se va a votare il 7% e si esprime a favore il 4%, è più giusto ascoltare l'opinione del 4% o che il sindaco e l'amministrazione si prendano le loro responsabilità?".

Il tema del referendum è tornato d'attualità, dopo lo stop dei garanti comunali, perché a marzo il comitato promotore ha vinto un ricorso in Tribunale contro il Comune di Milano. Il giudice ha, in particolare, stabilito che il no dei garanti sarebbe stato illegittimo perché, tra l'altro, nel procedimento erano stati accolti i pareri di soggetti terzi (Milan e Inter) e i pareri delle direzioni comunali urbanistica, bilancio e sport erano stati trasmessi al comitato troppo tardi.

Proprio mercoledì, alle sei di pomeriggio, è previsto un incontro a Palazzo Marino tra i dirigenti dei club Milan e Inter e i garanti comunali, per discutere ancora del referendum. Incontro contestato anche da pezzi della maggioranza, come il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi, secondo cui si tratta di una riunione inopportuna. "I garanti fanno il loro mestiere e sono super partes", ha replicato il sindaco, "quindi mi sembra una cosa di cortesia verso società che intendono fare un investimento".

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