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Così la Lombardia vuole "limitare" l'uso dei monopattini

Casco e assicurazione per tutti, 'patentino' per i minorenni: le regole che la regione propone al parlamento

Via libera del consiglio regionale della Lombardia alla proposta di legge al Parlamento che riguarda i monopattini, approvata con 40 voti a favore, 13 astenuti e 11 contrari. Di recente anche il legislatore nazionale ha apportato alcuni cambiamenti e l'intervento regionale, con il testo a firma Lega, mira a rafforzare, attraverso la modifica di alcuni commi dell'articolo 1 della legge del 2019, le misure per la circolazione in sicurezza non solo degli utilizzatori dei monopattini elettrici, ma anche degli altri utenti della strada.

La prima nuova regola è l'obbligo di stipulare la polizza per responsabilità civile per tutti, mentre, attualemnte, l'obbligo è stabilito solo per i monopattini elettrici in sharing. La seconda novità è l'obbligo per i conducenti minorenni di frequentare un corso di quattro ore organizzato (almeno ogni sei mesi) dal comando di polizia locale del comune di residenza. La terza novità è l'obbligo di indossare il casco per tutti, anche maggiorenni. Infine si prevede l'obbligo del marchio 'Ce' per tutti i monopattini circolanti, pena la confisca. 

Molto soddisfatto Riccardo De Corato (Fdi), assessore regionale alla sicurezza, secondo cui le recenti modifiche nazionali (le frecce, il doppio freno e la riduzione di cinque chilometri orari della velocità) non hanno dato, fino ad ora, i risultati auspicati. "Casco, un minicorso e assicurazione possono essere elementi di tutela per il guidatore e per chi circola in strada", ha detto. "Mettere regole vuol dire salvare vite umane", ha commentato Paolo Franco (Fdi), mentre il relatore Francesco Ghiroldi (Lega) ha evidenziato che "vi sono migliorie rispetto al testo di partenza".

"Ma gli ortopedici dicono che vanno protetti gli arti"

Dall'opposizione, Michele Usuelli (+Europa/Radicali) ha proposto due modifiche, entrambe bocciate, e ha poi votato contro. "Atteggiamento paternalistico verso i giovani", afferma: "Non c'è un tasso d'incidentalità maggiore tra i minorenni e, dalle dichiarazioni degli ortopedici, ci viene segnalata la necessità di proteggere maggiormente mani, gomiti e avambracci. Ma non si è voluto intervenire sui veri fattori di rischio". "Si vuol far tornare la Lombardia nelle caverne", la reazione di Nicola Di Marco (Movimento 5 Stelle): "I tassi d'incidentalità dei monopattini non sono maggiori di quelli di altri mezzi". Di Marco in aula ha accusato il centrodestra di "essere contro lo sviluppo e la modernità".

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