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"Mio grande rammarico non aver mandato Milano in 2° lockdown"

A dirlo Walter Ricciardi, il consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, al quale ha subito risposto il sindaco Beppe Sala

"Non essere riuscito a far fare il lockdown a Milano e a Napoli durante la seconda ondata" per la "strenua contrarietà dei sindaci (Sala e de Magistris) che scrissero al ministro". Questo, ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, è il suo più grande rammarico. Pronta la risposta dei due primi cittadini che hanno descritto la ricostruzione di Ricciardi come "destituita di ogni fondamento", aggiungendo che "sarà valutata nelle opportune sedi". 

Il consulente del ministro Speranza aveva descritto il 'dispiacere' per il mancato secondo lockdown del capoluogo lombardo e di quello campano in un'intervista pubblicata il 1° aprile da Il Mattino. Ma Sala e l'allora sindaco di Napoli, De Magistris hanno subito replicato: "La nostra attività e il nostro impegno sono sempre stati protesi alla massima collaborazione istituzionale, ribadita e sottolineata con forza nella nostra lettera al ministro Speranza".

“Nessuna strenua contrarietà, come afferma Ricciardi - chiosano Sala e De Magistris nella loro nota congiunta - ma anzi la massima disponibilità al dialogo e al lavoro comune su temi molto complessi e dagli effetti potenzialmente drammatici, come scrivevamo nella nota al Ministro (che comunque alleghiamo) cui spettava, come si sa, assieme alle Regioni, ogni decisione in merito”.

I due primi cittadini riportano anche una comunicazione firmata da entrambi e inviata il 20 ottobre 2020 al ministro della Salute Roberto Speranza nella quale esprimevano "preoccupazione per le dichiarazioni rese alla stampa dal professor Walter Ricciardi, consulente del ministero per l'emergenza Covid19" e chiedevano se quanto sostenuto dall'ex presidente dell'Istituto superiore di Sanità fossero solo una sua considerazione o potesse essere considerata l'espressione di valutazioni di Speranza e del ministero della salute. "Sono dichiarazioni che toccano temi e problemi molto complessi e dagli effetti potenzialmente drammatici, tanto per la salute dei cittadini quanto per la vita sociale ed economica delle nostre città", spiegavano Sala e De Magistris.

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