rotate-mobile
Attualità

Più di 1.000 i lavori di ricerca sul covid del San Raffaele

6.200 i pazienti covid presi in carico dall'ospedale da inizio pandemia

Ha superato quota mille il numero di lavori scientifici peer-reviewd del San Raffaele di Milano sul covid, a partire da marzo 2020 fino a settembre 2022. Il numero di lavori è, precisamente, 1.040. Sul fronte covid, nell'istituto milanese, sono impegnati 1.226 tra ricercatori e clinici. Dall'inizio della pandemia, l’ospedale si è preso cura di oltre 6.200 pazienti, di cui 4.400 ricoverati e 1.800 giunti in pronto soccorso, poi gestiti a domicilio. L’enorme numero di pazienti ha consentito l’avvio, a marzo 2020, di un maxi studio clinico osservazionale che ha raccolto sistematicamente informazioni cliniche e biologiche utili per valutare da un lato la patogenesi e i meccanismi della malattia e dall’altro l’efficacia dei farmaci e affrontare al meglio l’iter diagnostico terapeutico dei pazienti covid.

Tra le aree in cui i medici e i ricercatori del San Raffaele hanno dato contributi, troviamo la diagnosi rapida e la predizione prognostica per personalizzare le cure, i farmaci antivirali che impattano sul virus e sulla sua crescita, le terapie anticoagulanti che riducono le complicanze trombotiche secondarie alla malattia, gli antinfiammatori in risposta all'esagerata reazione del sistema immunitario.

Nei primi mesi di pandemia sono stati pubblicati anche numerosi lavori sull’organizzazione e gestione dei percorsi e dei pazienti covid in ospedale. Successivamente, dall’osservazione dei pazienti guariti dalla malattia, nell’ambulatorio post covid sono emerse evidenze cliniche utili al trattamento delle conseguenze di questa malattia sia a livello organico che sul cervello (il cosiddetto 'long covid') e sugli strascichi che essa ha avuto sull’apparato muscolo-scheletrico. Oggi la ricerca è concentrata sullo sviluppo di terapie antivirali assumibili per via orale, che siano sicure ed efficaci contro il virus e le sue varianti e che possano essere conservate a temperatura ambiente.

"Sono molto fiero dello straordinario traguardo raggiunto dai nostri ricercatori e dai clinici. Il modello San Raffaele, che da sempre si poggia su tre pilastri - ricerca scientifica, clinica e didattica di altissimo livello -, ha consentito uno scambio continuo e tempestivo di informazioni tra ospedale e laboratori di ricerca, contribuendo in modo significativo anche alla realizzazione di protocolli di cura essenziali nella lotta contro la pandemia da covid. Se oggi possiamo celebrare questo risultato è grazie al grande lavoro di squadra che ha visto protagonista tutto il nostro personale, coeso e motivato, nei giorni bui dell’emergenza", afferma Paolo Rotelli, vice presidente del Gruppo San Donato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Più di 1.000 i lavori di ricerca sul covid del San Raffaele

MilanoToday è in caricamento