Perché davanti ai grattacieli di Porta Nuova c'è un cumulo di rifiuti elettronici
Si tratta di un'iniziativa di Samsung e Amsa per sensibilizzare le persone al riciclo dei dispositivi elettronici
Una cesta piena di rifiuti elettronici davanti ai grattacieli. È quello che succede davanti a Porta Nuova, pieno centro di Milano. L'obiettivo? Uno solo: sensibilizzare i milanesi sullo smaltimento dei rifiuti elettronici che in gergo tecnico vengono indicati con la sigla Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). L'iniziativa è firmata Samsung e Amsa per invitare i milanesi a riciclare i rifiuti elettronici.
Secondo una ricerca realizzata dall’istituto IPSOS per Erion, le case degli italiani sono infatti ancora troppo piene di Raee: in media ogni persona ne conserva nove. L’indagine rileva come persista in Italia una resistenza nei confronti della raccolta differenziata dei rifiuti elettrici ed elettronici: l’81% di chi ha risposto conserva a casa almeno un apparecchio elettronico ancora funzionante, ma che non utilizza più, e oltre la metà (il 61%) non lo butta anche se è rotto. Il 55% degli intervistati dichiara inoltre di tenere nella propria abitazione delle pile esauste.
Poca informazione sul tema e difficoltà nell’individuare i luoghi preposti al conferimento sono le ragioni principali di questo fenomeno. Il 23% dei cittadini che hanno almeno un Raee funzionante in casa in disuso dichiara di non conoscere la corretta procedura di conferimento dei Raee e il 15% non se ne è liberato perché ha difficoltà nel raggiungere un centro di raccolta; 1 italiano su 6 lo ha fatto in modo improprio, nonostante il 79% dichiari di conoscere i rischi ambientali di un errato conferimento. La Gen Z sarebbe la generazione meno sensibile in materia: 4 giovani su 10 si sono liberati del proprio caricabatterie gettandolo nel sacco dell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica.
"Il corretto conferimento dei Raee è un tema che ancora fatica a trovare spazio nella quotidianità e nelle abitudini degli italiani - ha spiegato Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Wee - Sappiamo che dobbiamo fare la raccolta differenziata della plastica, del vetro o della carta, ma manca consapevolezza quando ci troviamo a dover gestire i nostri rifiuti elettronici. C’è un problema di sensibilizzazione. Informare sul fatto che questi rifiuti siano prima di tutto delle risorse e non semplici scarti è fondamentale".
"Come Samsung, crediamo che l’adozione di uno stile di vita e di abitudini più sostenibili siano ormai una necessità a cui non possiamo sottrarci - ha aggiunto Daniele Grassi, vice president home appliances di Samsung Italia -. In questa direzione, da un lato lavoriamo per ridurre il nostro impatto ambientale come azienda e per offrire prodotti e soluzioni in grado di aiutare i consumatori ad essere più ecosostenibili e a ridurre i consumi energetici; dall’altro è fondamentale portare avanti campagne di sensibilizzazione verso le nuove generazioni, e non solo, per incentivare comportamenti virtuosi.