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Il comune di Milano celebra la sua efficenza: "Rispondiamo in un terzo del tempo previsto"

Palazzo Marino risponde ai cittadini in 11 giorni, la legge gliene consente 30. I dati

La legge mette a disposizione 30 giorni ma il comune di Milano ne impiega solo 11 per rispondere alle istanze dei cittadini. Il dato, reso noto da Palazzo Marino, è stato calcolato sul primo semestre del 2019 per gli impiegati che gestiscono l’accesso civico generalizzato (o accesso Foia), sportello che consente a chiunque di richiedere dati e documenti ulteriori rispetto a quelli che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare.

Praticamente il comune di Milano impiega un terzo dei giorni a disposizione e migliora di anno in anno. Il dato del 2019 è inferiore di 5 giorni rispetto alle performance del 2018 (16 giorni), 7 in meno rispetto a quello del 2017 (18 giorni). Con il 91% di richieste accolte nel primo semestre del 2019, l’80% nel 2018 e l’81% nel 2017.

Se ne è parlato nella mattinata di mercoledì 4 dicembre nella sala congressi di Palazzo Reale nel corso della giornata di sensibilizzazione alla trasparenza organizzata dall’assessorato alla partecipazione, cittadinanza attiva e open data e dalla segreteria generale del Comune culminata con la presentazione di “Semplice Pa”, il motore sviluppato dall’assessorato alla trasformazione digitale e servizi civici per la ricerca avanzata e diretta all’interno dell’archivio deliberazioni. A questo indirizzo è possibile accedere alla stringa di ricerca e inserire una o più parole chiave. 

Il sistema mostra il numero totale dei risultati trovati, i titoli, un estratto del documento e la possibilità di leggere e scaricare il documento in Pdf. Sul lato destro della pagina sono presenti invece gli argomenti, le città, le organizzazioni, le leggi, le persone, gli indirizzi e le aziende che compaiono più frequentemente nella ricerca.

"Il Comune offre strumenti sempre più avanzati a cittadini, aziende e dipendenti pubblici - ha spiegato l'assessore Lipparini - per la ricerca, la consultazione e l’ottenimento di dati e informazioni su tutte le proprie attività. In un triennio sono stati oltre 12 mila gli accessi agli atti cui abbiamo risposto e oltre 3 milioni all’anno le richieste e i messaggi che vengono gestiti. Con il nuovo motore di ricerca documentale e con specifici progetti di visualizzazione dei nostri dati aperti, come i grafici di open bilancio che consentono di visualizzare l’andamento di entrate e spese, consentiamo oggi a tutti di accedere ancora più facilmente al nostro patrimonio informativo, anche senza specifiche competenze".

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