La coppia che scolpisce 'le Madonne dei rapper' - episodio 8 Mest(ieri)
Ilario e Vanessa hanno realizzato il loro sogno in una vecchia fabbrica di tubi recuperata
Nello spazio dilatato dei lockdown hanno iniziato a realizzare sculture di gesso nel loro appartamento. Poi, hanno recuperato uno spazio abbandonato a poche centinaia di metri dalla loro casa, trasformandolo nel proprio laboratorio. Questa la storia di Vanessa e Ilario, partner nella vita privata e oggi anche sul lavoro nella loro Rkf Honorfarm, lo spazio dove scolpiscono nel gesso Madonne dalle colorazioni modernissime e dove li abbiamo incontrati per Mest(ieri), la nostra rubrica suoi lavori antichi e rari. Tra variopinte icone, candelabri, tappeti e cornici dorate, Vanessa Daolio e Ilario Fantini ci hanno raccontato come si diventa scultori di arte sacra nel 2022.
Dove ci troviamo?
Ilario: "Siamo da Rkf in via Zoia 71, zona San Siro. Questo è il nostro laboratorio, ma anche uno spazio aperto a chiunque sia appassionato di arte, musica, sport e innovazione. Vorremmo diventasse anche un hub per vivere esperienze artistiche e culturali, un luogo che riunisca una community di persone con i nostri stessi valori".
Questa era una fabbrica di tubi...
Vanessa: "Sì, questo luogo era abbandonato da 9 anni. Lo abbiamo trovato mentre stavamo cercando uno spazio in questa zona, che amiamo molto, perché i 70 metri quadri di casa nostra erano diventati davvero troppo stretti per tutte le nostre opere. Recuperare questa ex fabbrica è stato un lavoro lungo e faticoso, ma ne è senz'altro valsa la pena".
Come è nato questo progetto?
Ilario: "Dalla nostra passione comune per l'arte sacra: noi collezioniamo oggetti comprati nei mercatini di tutt'Italia ed Europa. La nostra idea è stata quella di rendere la figura della Madonna più contemporanea, per portarla nelle case di tutti i giovani. La nostra icona, la Vergine di Lourdes con le mani giunte, viene interpretata in diversi modi, assumendo vesti uniche e irripetibili grazie al colore e all'esecuzione manuale dei dettagli".
Come si fa a rendere un'icona sacra moderna?
Ilario: "Dopo la prima fase della colata nello stampo, il gesso viene tolto e lavorato a mano quando è ancora morbido. Alla scultura poi vengono aggiunti degli oggetti come corone di spilli, crocifissi e gioielli. L'ultimo passaggio è la colorazione"
Qual è il vostro cliente tipo?
Ilario: "Abbiamo avuto il piacere di seguire clienti di tutte le età. Ma i più interessati al nostro lavoro sono sicuramente i ragazzi dai 20 anni in su e le giovani coppie amanti di design e cultura. E, ancora, ci sono quelli come noi, veri patiti di arte sacra".
Prima di scolpire cosa facevate?
Vanessa: "Ilario tuttora lavora anche in una multinazionale e io mi sono sempre occupata di eventi per diversi marchi importanti. È stato il covid a dare il la alla nostra attività artistica. Era tantissimi anni che non disegnavo e Ilario mi ha veramente liberato in questo, spronandomi a creare. Dalle prime opere-esperimento abbiamo via via affinato la tecnica".
A cosa vi ispirate per creare i vostri pezzi?
Vanessa: "Le fonti di ispirazioni sono diverse, vanno dalle nuove collezioni moda agli elementi naturali. Di solito facciamo delle serie di sei-sette pezzi, trattati nello stesso modo, ma ciascuno con degli elementi caratteristici. Ci piace anche giocare con i materiali, alcune madonne, ad esempio, hanno delle colate in quarzo per esterni, normalmente utilizzato in edilizia, che nel nostro caso conferisce alla scultura una maggiore tridimensionalità".
Da quale vip vorreste vedere le vostre sculture?
Vanessa: "Per fortuna qualche personaggio famoso ha già acquistato le nostre Madonne: Alessandra Grillo ne ha messa una nella propria libreria; il rapper Vacca è stato uno dei primi a seguirci e insieme a lui abbiamo ideato una scultura; e uno degli amici di Sfera Ebbasta ha commissionato una Madonna per regalarla al trapper".