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Dalle fogne di Milano la sabbia da utilizzare nei cantieri edili: ecco il progetto del gruppo Cap

Il depuratore di Robecco sul Naviglio "produrrà" 9,8 tonnellate al giorno di sabbia recuperata

Non un rifiuto ma una risorsa da lavorare e sfruttare: è l'acqua delle fogne la protagonista di questa frase; una risorsa dalla quale si può ottenere biogas, ma anche acqua depurata per irrigare i campi ed eco-fertilizzanti. E nei prossimi mesi anche la sabbia da costruzione perché, grazie a una nuova autorizzazione rilasciata nei giorni scorsi dalla Città Metropolitana di Milano, il gruppo Cap (gestore idrico integrato della metropoli lombarda) potrà recuperare e riutilizzare 2.532 tonnellate di sabbia dalle acque di fogna. Si tratta di una quantità monstre (circa 9,8 tonnellate al giorno) proveniente sia da "rifiuti da dissabbiamento", che derivano dal ciclo di depurazione dei reflui, sia dai "rifiuti generati dalla pulizia delle acque di scarico", frutto dei lavori di manutenzione su caditoie e tombini effettuati nei comuni.

Per il momento l'autorizzazione è stata rilasciata solo per l'impianto di Robecco sul Naviglio (non è ancora chiaro se potrà essere stessa ai 40 siti presenti sul territorio). "Le sabbie estratte dal processo di depurazione dell’impianto di Robecco sul Naviglio sono un tipo di materiale che solitamente viene smaltito in discarica, con costi piuttosto con costi piuttosto alti", si legge in una nota del gruppo. Grazie a uno speciale impianto, appositamente installato nella sezione di trattamento collocato all’interno del depuratore, le sabbie saranno separate dai rifiuti organici, trattate e disinfettate attraverso un particolare processo di separazione dai rifiuti organici chiamato "effetto Coanda"; e saranno poi usate nei cantieri dell’azienda, come materiale per letti di posa nei lavori di rinnovo e rinforzo delle tubazioni della rete di fognatura e acquedotto, evitando l’utilizzo di nuove sabbie, estratte dalle cave. 

Fondamentale sarà, in questo processo, il coinvolgimento dei fornitori che operano sui cantieri. "Il gruppo Cap — fanno sapere dall'azienda — cederà le sabbie di recupero a un costo ben al di sotto del prezzo di mercato".

L'acqua di fogna: nessun rifiuto ma una risorsa

L’iniziativa per il recupero della sabbia, che prenderà vita nei prossimi mesi, rientra nei progetti di economia circolare e recupero dei materiali previsti dal piano di sostenibilità, che Gruppo Cap sta portando avanti, quali l’utilizzo dei fanghi di depurazione per la produzione di biogas e il riuso delle acque depurate per rifornire le macchine spazzatrici adibite alla pulizia delle strade dei comuni di Assago e Basiglio.

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