Morte di Giulio Regeni, Sala: "Governo richiami in Italia l'ambasciatore in Egitto"
Lo ha scritto in un post sulle sue pagine social, commentando gli ultimi sviluppi dell'inchiesta
Anche il sindaco di Milano Beppe Sala vorrebbe che il Governo ritirasse l'ambasciatore italiano in Egitto. Lo ha scritto in un post sulle sue pagine social, commentando gli ultimi sviluppi dell'inchiesta della procura di Roma sulla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni.
"Ciò che emerge delle inchieste della Procura di Roma testimonia l’inqualificabile trattamento e le terribili torture che hanno portato alla sua morte nelle carceri egiziane. Pur portando genuino rispetto e senso di amicizia per il popolo egiziano e in particolare per la grande comunità egiziana che vive a Milano - scrive il sindaco - crediamo che non sia più accettabile il non ottenere la giusta verità da parte dell’attuale Governo egiziano. Per questo appoggiamo la richiesta della famiglia di Giulio di richiamare l’ambasciatore italiano dal Cairo".
Nel suo messaggio Sala fa riferimento anche Patrick Zaki, altro giovane ricercatore incarcerato in Egitto. "Ieri il Consiglio comunale di Milano - comunica il sindaco - ha votato all’unanimità l’attribuzione della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. È un gesto che sottolinea la vicinanza della nostra città a questo giovane ricercatore incarcerato in Egitto e anche a tutti coloro che si battono a favore dei diritti umani". Sulla facciata di Palazzo Marino era stato esposto lo striscione "Verità per Giulio Regeni".