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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sala, sindaco di Milano, intervista Mahmood: "Magari lo convinciamo a fare un pezzo"

"Per una volta non sarò io l'intervistato, ma chiederò a lui di parlarmi di come vive Milano"

Beppe Sala, sindaco di Milano, incontra Mahmood, al secolo Alessandro Mahmoud, vincitore del 69esimo Festival di Sanremo, edizione 2019 (con il brano "Soldi"). 

Il sindaco lo ha annunciato sulla sua pagina Facebook, con un post in cui scrive il giorno e il luogo (giovedì alle 19 al locale Rocket sui Navigli) in cui sarà lui ad intervistare il cantante. "Per una volta non sarò io l'intervistato, ma chiederò a lui di parlarmi di come vive Milano e di cosa può fare la nostra città per i giovani. Non vi prometto un duetto. Però, se venite in tanti, magari lo convinciamo a fare un pezzo".

D'altronde lo aveva promesso Sala che dopo il festival aveva scritto: "Bravo Mahmood! Con te ha vinto Gratosoglio, Milano e l'Italia. Ti aspetto a Palazzo Marino per congratularmi di persona".

Chi è Mahmood

Mahmood ha 26 anni (classe 1992) ed è nato a Milano da madre italiana e padre egiziano. Ha vinto il Festival dei Fiori grazie al voto della giuria degli esperti (che contava per il 20%) e della sala stampa (che contava per il 30%), mentre è risultato terzo al televoto del pubblico, che, da solo, avrebbe assegnato il Festival a Ultimo (con il 46,5% dei voti).

L'artista milanese ha avuto accesso all'Ariston dopo avere vinto la seconda serata di Sanremo Giovani 2018 a dicembre di quell'anno con il brano "Gioventù bruciata". Mahmood è conosciuto dal grande pubblico a partire dalla sua partecipazione alla sesta edizione di X-Factor nel 2012, quando aveva 20 anni, anche se venne eliminato alla terza puntata.

La risposta di Mahmood alla domanda: "Ti manca il tuo paese?"

Appena prima del Festival, l'1 febbraio, Mahmood ha presentato il suo nuovo album al circolo Arci Ohibò in zona Porta Romana. La sua passione professionale per la musica ha avuto inizio a 12 anni con la decisione di intraprendere lo studio di canto, chitarra e, successivamente, pianoforte. Mahmood ha studiato musica al Cpm e ha fatto parte del Coro Glik (Centro Teatro Attivo). Nel frattempo si è diplomato al liceo linguistico.

Legatissimo alla città di Milano, è cresciuto nel quartiere periferico di Gratosoglio, periferia sud. Ha collaborato tra gli altri con il rapper meneghino Guè Pequeno, con cui si è anche esibito a Sanremo nella serata dei duetti. Ha avuto grande successo nel 2016 con il brano "Dimentica", arrivato quarto a Sanremo giovani di quell'anno, e nel 2018 è stato tra gli autori del tormentone estivo "Nero Bali" (Elodie, Michele Bravi e ancora Guè Pequeno). Figura anche tra gli autori di "Luna" (Fabri Fibra, con cui duetta nella canzone) e "Hola (I Say)" (Marco Mengoni). Il suo primo Ep, "Gioventù Bruciata", è pubblicato nel 2018.

Le polemiche iniziali di Salvini

"Io sono comunque un ragazzo italiano, nato e cresciuto a Milano, sono nato da madre sarda e padre egiziano", ha dichiarato in conferenza stampa rispondendo alle domande riguardanti la polemica sanremese sulla questione dei migranti. Poi ha aggiunto: "Nel brano ho messo una frase araba che è un ricordo della mia infanzia, ma sono italiano al 100%".

Mahmood è legatissimo sia all'Egitto, il Paese d'origine del padre, sia alla Sardegna, di cui è originaria la madre ("parlo sardo in casa", ha dichiarato in una intervista), sia alla città di Milano, dove è nato e cresciuto, studiando musica e al liceo linguistico. Viene dal Gratosoglio, terra di palazzoni popolari che fanno da sfondo a una delle sue foto su Instagram. E fa parte di una generazione che, soprattutto (ma non solo) nelle periferie, ha ormai superato qualunque steccato di diffidenza. Figlio di una coppia mista, come si diceva una volta. Italiano a tutti gli effetti, milanese ed europeo, se è vero che, in fondo, il Mediterraneo non è altro che un ponte tra l'Europa e il Nord-Africa.

Già autore musicale di successo, professionista senz'ombra di dubbio, la sua vittoria a Sanremo ha comprensibilmente scatenato i commenti. Non pochi hanno notato, spulciando i social network, un duello a distanza tra Matteo Salvini (leader della Lega e ministro dell'Interno) e Elisa Isoardi (presentatrice televisiva). I due, come si sa, sono stati innamorati e fidanzati. Ora, su Mahmood, sembrano pensarla in modi opposti. Non che sia strano: succede, e anche spesso. Ma i cronisti non possono non rilevarlo.

Salvini, in realtà, non ha sfiorato l'argomento etnico nel suo post su Twitter. "#Mahmood... mah... La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto #Ultimo, voi che dite??", ha scritto il ministro dell'Interno. Pochi minuti dopo, senza citare il suo ex compagno, la Isoardi ha twittato: "Mahmood ha appena vinto il festival di Sanremo. La dimostrazione che l’incontro di culture differenti genera bellezza. #Top #Culture". In pochi non hanno pensato a una frecciata coi fiocchi, salvo poi cambiare idea.

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