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Venerdì, 19 Aprile 2024
Fondi del Pnrr

"Più fondi Pnrr a Milano se il resto dell'Italia è in ritardo"

Sala ha ribadito la disponibilità della città per investire i fondi Pnrr per i quali non verranno rispettate le scadenze, in modo da non perderli

Milano candidata ideale per sfruttare i fondi del Pnrr, anche quelli inizialmente non destinati a lei, ma che l'Italia potrebbe perdere dopo avere accumulato alcuni ritardi. Lo ha detto il sindaco Beppe Sala giovedì mattina nel suo podcast 'Buongiorno Milano', spiegando nel dettaglio quali sono i fondi di cui attualmente la città è destinataria e dimostrando, date alla mano, la capacità del 'sistema Milano' di utilizzarli con puntualità.

Dossier: gli appalti del Pnrr a Milano

"Ho più volte ribadito che ci candidiamo a utilizzare i residui, qualora ci siano realtà non in grado di garantire l'investimento in tempi corretti", ha spiegato Sala: "Non per togliere fondi ad altre parti del Paese, ma perché Milano può essere più attrezzata a vincere la gara contro il tempo implicita nel Pnrr". Milano, finora, è beneficiaria di oltre 175 milioni di euro e, nel 2022, ha 'tagliato' le prime scadenze, legate alla stipula delle convenzioni e ai piani operativi da parte dei ministeri. Il 31 marzo, l'Italia dovrebbe eseguire 12 scadenze ma, secondo il monitoraggio del 16 marzo, il Paese è in ritardo. "Questo - ha commentato Sala - mette a rischio, nel tempo, la possibilità di ricevere ulteriori fondi del Pnrr e c'è il rischio di vedersi bloccata una rata da 16 miliardi".

La scadenza del 31 marzo, intanto, vede Milano con gli obiettivi raggiunti: sono stati aggiudicati i lavori per una nuova piscina in via del Cardellino (32 milioni) e per la riqualificazione del centro sportivo Carraro (4 milioni). Ma sono state già rispettate le scadenze di giugno e luglio per altri obiettivi tra cui l'aggiudicazione dei lavori per la nuova scuola di via Rubattino e la ristrutturazione della scuola di viale Rimembranze di Lambrate. "Prevediamo - ha aggiunto il sindaco - di rispettare le scadenze di giugno e luglio anche per tutti gli altri progetti interessati": tra questi l'aggiudicazione dei lavori per la scuola di via Reni, per le sistemazioni stradali a Niguarda e San Siro e per la manutenzione in alcune case popolari.

Ma non è finita, perché altre opere finanziate dal Pnrr saranno progettate o vedranno aperti i cantieri nel 2023: per esempio, la nuova scuola di via Pizzigoni (maggio), la riqualificazione di via Olona e la realizzazione della pista ciclabile tra via Olona e via Solari (settembre), la biblioteca Lorenteggio. "Tutto questo - ha aggiunto Sala - dimostra la capacità di Milano di rispettare gli impegni assunti verso l'Europa e il nostro impegno a raggiungere gli obiettivi di miglioramento della città, utilizzando puntualmente i fondi Pnrr". 

Pnrr "su misura per l'Italia"

Infine un dato più politico. Secondo Sala, i partner europei "considerano il recovery fund un intervento su misura per l'Italia. Bocciare un semestre e quindi una tranche di fondi significa perdere per sempre quelle risorse, ma equivale anche a fare fallire la ragione sociale, per cosi' dire, di un intervento che costituisce un esperimento davvero per l'Unione Europea".

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