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L'amatissima (anche dalle star) Sala Venezia di Milano rischia di chiudere

L'iconica sala da ballo di Porta Venezia ha ricevuto lo sfratto. Una petizione online chiede aiuto per salvarla

Uno spazio dove ballerini (più o meno dilettanti) di ogni età, dopo aver cenato a tavola, danzano tra lucine e strobo. A Milano non sono tanti i luoghi di aggregazione così, un po' fuori dal tempo e dove i più anziani si mischiano ai più giovani per insegnargli a ballare. Anzi si può dire che siano dei tesori rari. Tra questi c'è l'amatissima Sala Venezia (frequentata anche dalla cantante Arisa, dall'artista Maurizio Cattelan, dalla presentatrice Vittoria Cabello e dallo chef Carlo Cracco), che adesso rischia di chiudere. Una petizione online sta cercando di risparmiarla.

Arisa alla Sala Venezia (foto Ig/Arisamusic)

Arisa alla Sala Venezia (foto Ig/Arisamusic)

"Salviamo la Sala Venezia, Circolo Combattenti e Reduci - si legge su change.org - uno dei luoghi più rappresentativi della storia e della cultura di Milano, punto di aggregazione nel quartiere di Porta Venezia: questa meravigliosa realtà ha ricevuto dall’Agenzia del Demanio uno sfratto da eseguire l’8 aprile 2021 per essere trasformata in un archivio" della questura.

Il circolo, frequentato dagli anziani sin dal secondo dopoguerra, è diventato con l'arrivo del presidente Antonio di Furia, negli anni ‘90, uno spazio di ritrovo e di incontro tra diverse generazioni. "Nonni e nipoti, famiglie, bambini, gruppi di amici, ma anche artisti e volti noti del panorama culturale italiano sono la colorata 'famiglia' della Sala Venezia - continua la petizione online -, un luogo nato per far sorridere le persone, dove giocare a carte e a tombola, bere un caffè, pranzare e cenare in compagnia, e soprattutto ballare, dal liscio al boogie woogie, dal lindy hop ai balli di gruppo".

"Milano non può perdere un luogo così prezioso per la città e i suoi abitanti - è l'appello del presidente di Furia -, per questo chiediamo il vostro aiuto per sensibilizzare l’Agenzia del Demanio nella persona del Direttore Regionale Ing. Luca M. Terzaghi, la Questura di Milano nella persona del questore Giuseppe Petronzi, la Regione Lombardia nella persona del Presidente Attilio Fontana e il Comune di Milano nella persona del sindaco Beppe Sala".

"Da un anno siamo chiusi per il covid - sottolinea Furia in un video - e da un anno combattiamo per il rinnovo della concessione, è un luogo che ha sempre pagato l'affitto. A un certo punto ci viene comunicato che in questo meraviglioso posto, costruito con il sudore e i sacrifici di persone che oggi non ci sono più, bisogna farci un archivio. Io prego tutti, prego tutti, di darci una mano. Col cuore e le lacrime agli occhi vi chiedo questo: salviamo la Sala Venezia".  E al 31 marzo sono tanti, più di mille, i milanesi  - famosi e non - che hanno già firmato la petizione per scongiurare la chiusura dello storico locale, rilanciando anche sui social l'appello che gira sotto l'hashtag '#salviamolasalavenezia'.

Aggiornamento 6 aprile 2020: lo sfratto della sala è stato bloccato.

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